Lilli era una escort. Esperta. La migliore!
Boss era il suo capo.
Si trovavano in un posto strano, indecente, repellente.
Era la loro missione, del resto.
I pensieri di Lilli vagavono nel nulla accompagnati dal silenzio tombale del luogo.
Perche' chiamarsi con quei nomi strani, che avevano carpito ai locali?
Perche' non usare semplicemente i loro veri nomi?
AXD+45 e WTRE-63 semplicemente?
Era il protocollo: integrarsi per mimetizzarsi meglio.
AXD+45 (Lilli) lo sapeva benissimo e WTRE-63 (Boss) era molto ligio alle procedure.
Aspettavano. Fermi. Perfettamente mimetizzati grazie alle tute camaleontiche attive che deviavano la luce e ricomponevano i singoli raggi elettromagnetici rendendoli di fatto invisibili. Boss e Lilli sapevano che esistevano tecnologie in grado di neutralizzare questa tecnologia ma i terrestri, arretrati come erano, non la possedevano di certo.
Lilli ne era sicura: aveva studiato bene le loro comunicazioni e aveva anche imparato perfettamente la loro lingua (peraltro molto semplice che denotava la loro scarsa intelligenza).
Lilli era la escort perfetta: aveva scortato missioni molto importanti in passato e tutte con il massimo successo.
La avevano scelta per questa missione, invero poco pericolosa, apparentemente semplice ma molto importante, proprio per la sua affidabilita'.
Boss era un dignitario di altissimo lignaggio interplanetario: se si trovava li', in questo posto assurdo, popolato di terrestri (cosi' si chiamavano tra loro) schifosi c'era sicuramente una ragione.
Lilli era orgogliosa di aver scortato Boss fino in quel posto senza problemi ma era curiosa e aveva iniziato a prendere il discorso alla lontana. Voleva sapere perche'.
"Perche' stiamo aspettando? Non possiamo prendere un paio di esemplari e portarli via con noi per studiarli come facciamo di solito quando vogliamo conquistare un pianeta?"
Boss non rispose. Fece un cenno in direzione di un terrestre che si era avvicinato a un altro essere che era fermo sotto un fonte di luce (forse per scaldarsi?) da ore, quasi immobile, sotto l'acqua che scendeva, incessante.
C'era un certa differenza tra i due: uno era vestito orribilmente con una tuta di un solo colore scuro mentre l'altro (quello che era stato fermo per ore) era invece dotato di una tuta estremamente sofisticata di tanti colori che la rendevano bellissima (anche se chiaramente era di una tecnologia inferiore).
Lilli riprese a chiedere: "cosa ci sarebbe da vedere".
"Nulla. Dobbiamo solo ascoltare!".
"Ascoltare?"
Gia', ascoltare. Lilli era stata addestrata anche ad ascoltare come gli antichi padri. Non che servisse a qualcosa visto che loro comunicavano direttamente collegando le loro sinapsi.
Serviva per dimostrare le superiori doti di autocontrollo di Lilli.
"Quindi devo ascoltare? Siamo venuti fin qui per ascoltare?"
"Certo: i nostri sistemi hanno rilevato qualcosa che potrebbe riportare alla vita i padri attraverso quella cosa che si ascolta e che pare che sulla terra sappiano riprodurre."
Ora cominciava a capire.
"Recentemente siamo riusciti a capire anche di cosa si tratta: e' una cosa che i terrestri sono capaci di fare molto bene. Preferibilmente lo fanno quando sono bagnati: pare che abbiano delle macchine che servono proprio per bagnarli per favorire questa cosa che loro chiamano canto o musica o qualcosa del genere."
"Siamo troppo lontani per poter ascoltare: dobbiamo avvicinarci di piu', molto d piu'".
"Allora andiamo. Guarda si stanno muovendo!"
Infatti i terrestri si erano diretti velocemente verso uno strano oggetto, molto piu' grande di loro e vi erano entrati.
Lilli e Boss si librarono all'altezza di un grosso buco rettangolare che permetteva di vedere i due terrestri.
Ora erano vicinissimi a loro e Lilli poteva sentire, ascoltare.
Non capiva bene solo alcuni spezzoni di canto.
Non era nulla di quello che Boss aveva descritto e francamente era davvero fastidioso.
Capiva suoni come "VU", "RAI2", "BBJ", "GNOCCAFORUM", "CIM", "PECORINA" ma non riusciva a dare alcun significato a quelli che erano semplicemente frasi senza senso compiuto.
Boss intravide quella che sembrava una delle macchine per bagnare i terrestri e, ad un certo punto, i due terrestri vi entrarono e la azionarono.
Boss era eccitatissimo. Lilli si avvicino' a quella macchina, invisibile ai due terrestri grazie alla sua tuta camaleontica.
Ora era vicinissima. Sentiva pero' solo dei suoni senza alcun senso "SGRUNF", "AAAHHH", "HHUUUU" per minuti e minuti, mentre i due terrestri si contorcevano dentro quella macchina infernale.
Suoni davvero fastidiosi.
Boss chiese cosa stava succedendo. Lilli trasferi' le sue sensazioni a Boss che ne rimase subito infastidito.
Molto infastidito. Cosi' profondamente infastidito che pochi minuti dopo Boss ordino', seccato, il rientro.
Ancora pochi minuti ed erano di ritorno sulla astronave madre che comandava la flotta delle astronavi da guerra che si libravano da ore presso la terra in attesa dell'ordine di invasione.
Boss fece rapporto a GAG-56, l'ammiraglio in persona e chiese a Lilli di trasferire anche a lui le sue sensazioni.
GAG-56 rimase sconvolto da quelle sensazioni.
Pochi ordini decisi e le astronavi stavano viaggiando alla velocita' della luce verso la loro base.