Mi si era liberata, per miracolo, una mezza giornata feriale e allora ho pensato di investirla in attività a noi ben conosciute. Una meraviglia, una mattinata abbondante, almeno fino alle 14 per poter scegliere qualcosa di buono. Una lista di almeno quattro-cinque nominativi e alle 10,30 comincio a telefonare a destra e manca: prima cominciamo con dei numeri irraggiungibili, poi segreterie telefoniche e infine alle 11,30 passate arriva una risposta che mi dice: telefonami dalle 12,30 in poi, ma alle 12,30 c’e’ la segreteria telefonica che permane per lungo tempo. Mi trovo cosi tanto per cambiare, a corto di tempo e allora pur di onorare la mia mezza giornata libera provo a telefonare a Masha la quale prontissima risponde e dice testualmente VU+30 per 30-40 minuti in cui fa un po’ di tutto. Non ero al max della convinzione tenuto conto della rece di Duracell ma ormai: o questa o niente.
Mi dirigo e arrivo la palapice piccolo quello di via Locana. Mi infilo nel portoncino e con quasi un solo gradino di barriere architettoniche sono già dentro al monolocale, anzi direi monostanza.
Fisicamente la fanciulla non eccelle in niente ma si difendicchia comunque dappertutto. Le foto la ritraevano con il bustino e in effetti un po di panzetta c’è ma direi che non disturba. Il viso non è certo eccezionale ma truccata direi che va abbastanza bene e tutto il resto è così. Comunque se ve la trovaste seduta in un locale pubblico con le gambe accavallate e con la gonna che si alza un po dal ginocchio vi verrebbe duro di sicuro. La fanciulla, il cui social time è inesistente, è stata di parola e fa effettivamente un po di tutto nel senso che il po’ è proprio poco, ovvero, vi raziona qualsiasi cosa. C’è l’FK ma dura poco, c’è il bbj ( dopo aver lustrato l’attrezzo con le salviette) ma dura un minuto e mezzo. C’é poi il daty che dura 2-3 minuti poi la fanciulla incappuccia ( se resistete la tizia fa sparire quel sorriso dipinto sulla faccia, e diventa meno amichevole). Ho finito alla pecos dandole una buona dose di colpi. Per finire cerco un po di social time chiedendole se è tanto che è qua a Torino e lei quasi non risponde, svogliatamente dice: da un po’ (NB la tizia l'italiano lo sa bene al telefono causa la mia non convinzione si é espressa bene e capiva molto quello che dicevo io). Fine della trasmissione, me ne vado dopo neanche 25 minuti, senza alcun rimpianto o meglio con uno solo: 80 rose buttate nel cesso. Siccome penso che ci siano non pochi punti in comune tra i piaceri della tavola e quelli dell’alcova, per darvi meglio l’idea del servizio ricevuto è come se voi foste andati in un ristorante dove vi tolgono il cestino del pane perché sennò ne consumate troppo, vi portano porzioni microscopiche di tutto e quel poco dovete pure magari insistere a chiederlo: il tutto accompagnato dalla sensazione che vi stiano facendo, loro, un piacere e non voi pagandoli lautamente.
Per deformazione professionale (non di questo mestiere) cerco sempre di capire i motivi delle cose che succedono a me ed attorno a me e ho pensato a due possibili spiegazioni del comportamento della tizia
1) Picia che nutre avversione e disprezzo della clientela per cui opera in siffatta maniera
2) Picia che ha il fidanzato-pappone oppure il pappone-fidanzato e che di conseguenza deve stare lo stretto tempo necessario perché altrimenti potrebbe voler dire che apprezza troppo i salami altrui
Ai posteri, e comunque ad altri puttanieri, l’ardua sentenza.
Risalendo in macchina mi è anche venuto da chiedermi una cosa che mi sta arrovellando ancora adesso perché mi sfugge la parola: con cosa può far rima una che si chiama Masha…..
Arvedze