Notato il suo annuncio sulla nota B.I. oggi ho deciso di visitare la mitica Elena.
Individuato il suo loft nella vecchia sede della mia prima esperienza con una china (parliamo di almeno 6 o 7 anni fa) nel Vicoletto San Lazzaro, giungo dunque nel suo nido.
Lei si rivela essere una simpatica quanto in carne ragazza romulana, abbastanza diversa dalle forme della persona ritratta nelle immagini pubblicate, ma pur sempre lei stessa, riconoscibile dal suo neo tirabaci sul labbro a destra.
Di primo acchito colpisce la sua pettinatura corvina, il suo sorriso genuino e la simpatia e cordialità che sprizza da ogni poro. Il secondo sguardo invece va verso le forme del suo corpo, non certo esile, ma molto piacevole e dai seni che sotto il vestito scuro prorompono.
Leggendo delle sue specialità viene spontaneo immaginare cosa sarebbe stata una esperienza completa con tanto di assaggio di rai2, ma voglio limitarmi, soprattutto nel dispendio di svanziche e decido per un semplice bbj con cim, che impegna un accettabile 1VU per il mio deposito economico.
Molto cordiale, simpatica, quasi tenera oserei dire, la ragazza mi ha messo a totale mio agio, sempre con quel suo sorriso accattivante da sbarazzina a cui non sai dare un età.
Su mia esplicita richiesta ha mostrato il suo decolté con disarmante semplicità e, con orgoglio, ha mostrato la bellezza dei suoi seni, belli sodi e pieni con la sorpresa di quei capezzoli, così grandi , superbi e gonfi .
Impossibile non toccarli, tastarli ed esplorare tanta beltà colle mani e coi sensi, mentre ella si accinge a compiere l’ambito soffocone che, inaspettatamente, ha inizio con una improvvisa, quanto suggestiva ingoiata di cazzo.
Che sublime alternanza di gesti compie la pulcherrima , mai senza l’uso di mano, usando con maestria la sola bocca e la lingua, senza alcuno sfregamento e rischio di aggrappo coi denti suoi.
Pian piano il corpo mio si rilassa e si lascia cullare dal quel dolce quanto intrigante movimento ad onda della bocca che la donna sa usare con assoluta maestria.
Mi giunge spontaneo un confronto con la bravura di Simona, a cui non penso in termini diminutivi, ma, al contrario immagino, quasi fosse un sogno, cosa potrebbe rivelarsi se le due donne potessero agire insieme all’unisono in un incontro congiunto, quale potrebbe essere il livello dell’apoteosi mistica che il maschio corpo si troverebbe a subire.
La romulana ci sa fare davvero , penso, è insindacabilmente brava la modalità con cui sa trattare ogni millimetro quadrato della superficie della nerchia mia, che sotto gli affondi di quella bocca capiente, vibra come la corda di un violino.
Quel rumore di risucchio è musica per le mie orecchie e quell’abbondare di saliva è la giusta soluzione per risolvere l’attrito di quel movimento incessante e seducente.
Come un bimbo alla sua prima polluzione me ne vengo, quasi senza rendermene conto, colla mia mano sul suo seno destro e le dita che titillano il capezzolo quasi ad estrarre l’essenza materna in esso contenuta e lei, imperterrita, non frena quel ritmo incessante ,che prosegue fino a che l’ultima goccia non viene sapientemente estratta.
Ad occhi chiusi rimango sul quel letto assaporando l’estasi di quell’incontro, per quel poco tempo che mi concedo al riposo del guerriero; la ragazza nel frattempo si è allontanata e sento che nel lavandino del bagno riversa quel dolce succo prodotto dal mio corpo.
Ritornata a quel letto dove ancora sono inerme, ella rivela di nuovo la cordialità di prima, non mi mette urgenza ed anzi mi lascia riprender progressiva lucidità, per ritornare gradualmente nel passaggio da quel sogno sublime al mondo della dura realtà.
Un saluto e tre baci sono stati il minimo gesto di ringraziamento per questa ragazza romulana che difficilmente dimenticherò e che sicuramente rivedrò ancora, e ancora, nel dormiveglia, quando cercherò un appiglio di serena memoria nelle future notti insonni .
Rag. Fantozzi
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