Oggi mi tocca fare la parte del predicatore nel deserto: scrivere di picie (buttani) in una landa sperduta dove le picie son poche e i puttanieri nessuno! Almeno a giudicare dalla Morte che giace in questa desolata sezione del forum.
Son “calacausi” puttanofilo in trasferta vacanziera sulle coste ragusane proveniente dal giocondo Piemonte, aggregato alla divisione Taurinense dei Punter della Regia casata di Savoia!
Così tutto impennacchiato e impettito mi dirigevo alla volta del capoluogo ragusano lo scorso 29 agosto alla conquista di tanta giovane manza:
http://ragusa.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/contatto-telefonico-3388458463-tel-kjgs32797441(se inattivo cercare Clara sulla bakeca ragusana)
ignaro della pugnace difesa che il destino avrebbe opposto alla mia sacrosanta voglia di svuotarmi…
Minchia!! Alle porte dell’antica capitale iblea, torme di vigilantes in divisa azzurrina mi sbarravano il passo ad ogni ingresso carraio agitando paletta e blocchetto delle multe al mio avanzare motorizzato!
Al ponte di San Vito, addirittura, stazionava autobotte comunale con ingenti forze arancioni della protezione civile del regno delle due sicilie (mangiano per 20 ma son solo due…) più una squadra di artificieri che maneggiavano quantità abnormi di fuochi, razzi, bombe maradona e tricchettracche..
Ma io, lancetta in resta e avanti Savoia, superavo a passo di carica queste amenità e fin’anco una processione di pellegrini armati di lunghi ceri accesi con in testa una statua di cartapesta e arrivavo sfinito fino al vicolo stretto di S. Francesco luogo fissato per l’incontro prezzolato.
Apre la porta la giovinetta delle foto, vera ventenne, una statua di carne soda al cospetto della mia di carnepesta.
Ci guardiamo negli occhi, il tempo di impietrire, io per l’eccitazione, lei per il raccapriccio.. Decido che l’occasione di averlo impietrito è di quelle da cogliere al balzo e con un balzo infatti entro, salgo le scalette dell’appartamentino mansardato e mentre lei mi chiede cosa voglia fare, io con le mani, la lingua e le pudenda all’aria già le mostro a gesti cosa voglio farle!!
Mentre pasticcio come un qualsiasi Ciccio Sultano ai fornelli della sua locanda sento in lontananza riecheggiare il listino prezzi.. VU+20 per quasi tutto, non baci, non deflorazione anale, non contatto con spermicidiale su qualsiasi parte del corpo. Per il resto appunto tutto…
Bella da morire questa studentessa di parti anatomiche venuta dall’est a estimare le dimensioni del piacere dei fortunati ragusani.. Una vera rarità visto che la ricerca di sozzone sui soliti siti e giornaletti aveva restituito una quantità impressionante di luridone paccare, buciarde, infedeli, con telefoni staccati o trasferite anzitempo. Davvero una via crucis e non di passione!
Invece la giovinetta, pur essendo coinvolta come un termos di granita di caffè, è l’immagine stessa dell’apice della bellezza della giovinetta spogliata, colta un attimo dopo esser maturata e un attimo prima d’esser putrefatta. Forme perfette, liscezza e scorrevolezza come dai migliori mercanti di sete d’oriente, profumi solo vagheggiati nei sogni del perduto paradiso.
Tronco di netto tanti vaneggiamenti venendo liquido e specchiato nel suo splendido interludio coscifero a sua volta foderato di lattice protettivo. Accompagno con lunghe leccate sul collo e sui seni e guaiti canini da impietosire un animalista anche non convinto..
Pago ed esco per paura di leccarle i piedi e intestarle un alloggio!
I pellegrini coi loro ceri sono ancora lì ma questa volta i ceri sono sciolti e ridotti a moncherini baluginanti.
Anch’io, arrivato con un grosso cero votivo, sono alfine sciolto, dal caldo e dal fuoco che mi ha consumato in fretta, un grumo di cera fuso sopra le palle penzolanti e vuote.
Scoprirò solo adesso che avevo attraversato a viva forza un’intera città in festa per il SS. Giovanni, Patrono ragusano, portato in giro per le vie a spalle da cortei, a dire il vero poco festanti e un po’ funerei.
Ma è così!
Dopo che l’uccello ha mangiato, rimangono verdoni in meno in tasca, un po’ di cera fusa e qualche piacevole pensiero da tenere in vita finchè si può…
Grazie, simpatici ragusani, per l’accompagnamento con la fanfara in questa mia breve scorribanda!
Clara, Slow vacca nel centro storico di Ragusa
