Incuriosito dalle vostre recensioni, durante una delle mie sempre più rare incursioni su Viterbo, ho pensato di fare visita alla ragazzetta. Mi ha aperto una un pò butrillona, ma simpatica e caruccia, scalza, in pantaloncini e maglietta che si è gentilmente presentata e, vista la mia faccia "interrogativa" mi ha portato al bagno per presentarmi l'amica che dovrebbe essere questa "ragazza da paura", anch'essa scalza con canottierina e pantaloncini, un nasetto importante, bassotta, capellona e frangettona, ma proprio nientedichè..... mi ha sciorinato un menù che partirebbe da 50 cucuzze ( per non fare quasi niente )....per qualche bacetto e una ciuccita a crudo ne vuole altre 20...il tutto declamato con aria talmente svogliata che ho gentilmente salutato e lei ha fatto finta di niente. La butrilla mi riaccompagnato alla porta con fare così gentile e sorridente che un pò mi dispiaceva lasciarla là senza farle battere chiodo....ma io li sordi me li sudo sa'.......
Comunque per come siete messi male nella Tuscia queste rappresentano un gradino migliore delle sudamericane unte e cellulitiche che gironzolano spesso nei vari tuguri della città.... a proposito, 'sta Kimberly che dite non me la ricordo proprio.....A mio avviso, per chi se la ricorda, l'unica che veramente meritava un viaggetto dalla capitale era Natalia la giovanissima spagnola mora, stanziale in una traversina di via Saffi!