GNOCCAFORUM.biz

Seguici su Twitter
Motore Ricerca Escort


motore ricerca annunci escort Virtual Reality Amateur Porn
Porno Realta Virtuale Love The Game
Porno Realta Virtuale Love The Game
gnocca forum telegram

Gnoccaforumvideo sul XIX

(Letto 4570 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore visualizzano questa rece.

Offline robertwyatt

Re:video sul XIX
   2015 Marzo 08, 12:58:53 pm
mi fermo qui:
Il termine italiano negro è etimologicamente equivalente all'aggettivo nero (dal latino niger/nigru(m)), e aveva in origine tale significato; esempi di quest'uso del termine si trovano tra l'altro in Petrarca,[6] Ariosto[7] e Carducci.[8]

L'uso di negro per riferirsi alle etnie di pelle scura è anch'esso attestato già nella letteratura del basso medioevo (per esempio nello stesso Petrarca),[9] ma è diventato più comune in epoca coloniale, sia in italiano che in altre lingue (alcune delle quali lo hanno mutuato dall'equivalente spagnolo). Derivati di questa accezione di negro sono termini come negroide (introdotto a partire dal XIX secolo dagli antropologi per denotare una delle ipotetiche razze umane) o negritudine (l'insieme dei valori etnici e culturali dei popoli neri[10]). Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, non risultano invece riconducibili alla radice latina niger i toponimi Niger e Nigeria, per i quali si ipotizza una derivazione dall'espressione tuareg ngher (abbreviazione di gher n gheren, fiume dei fiumi).[11]

In passato, negro non era percepito come termine dispregiativo e costituiva il modo più comune per riferirsi ai popoli di pelle scura, sia in letteratura (usato tra l'altro come traduzione comune di termini stranieri come l'inglese nigger e il francese nègre), sia nel linguaggio comune. Un esempio noto di uso del termine negro nella sua accezione originale è il brano musicale Angeli negri (dal film Angelitos Negros del 1948, cantato da Pedro Infante ed eseguito in italiano da Marino Barreto Junior nel 1959 e da Fausto Leali nel 1968 così come nel brano del 1963 I Watussi di Edoardo Vianello. Anche vocaboli ancora in uso come negritudine o il titolo della rivista Nigrizia dei padri comboniani derivano dal termine negro usato senza alcuna connotazione negativa o discriminatoria.

Nel 1978 un testo scolastico di geografia per la scuola media inferiore italiana,[12] in una scheda intitolata "«Negri» e «Indiani» tutto sbagliato" [13] riportava la seguente indicazione: "Da qualche tempo gli abitanti di colore degli Stati Uniti rifiutano di essere chiamati con il termine «negro» (nigger), che viene quasi sempre usato in tono spregiativo (come in Italia purtroppo si fa spesso con il termine «terrone») e vogliono essere chiamati «neri» (blacks). Da noi [in Italia] il termine «negro» non ha alcun tono di disprezzo, e quindi possiamo continuare a chiamarli così.". Il resto della scheda prosegue descrivendo i problemi dei discendenti degli schiavi sempre usando il termine negro per riferirsi a loro.

Nell'uso comune contemporaneo negro viene tuttavia generalmente percepito come dispregiativo e razzista, come conseguenza dell'estensione all'italiano dei dettami del politicamente corretto che nella cultura anglosassone hanno portato alla condanna del dispregiativo nigger (utilizzato al posto di black).[14][15] Vengono considerati sostituti accettabili di negro espressioni come persona di colore o semplicemente nero oppure, laddove possibile, denominazioni più specifiche (come africano o afroamericano rispettivamente per riferirsi ai neri africani o statunitensi).[16] Il termine viene talvolta recuperato per motivi letterari[17] o per tradurre varianti straniere anch'esse considerate dispregiative, come l'inglese nigger molto frequente nel cinema.[18] L'uso del termine senza connotazioni dispregiative ha comunque ancora qualche diffusione, e la magistratura italiana ha giudicato condannabili come incitamenti all'odio razziale solo locuzioni esplicitamente offensive come sporco negro.[19]

Il termine negro continua inoltre a essere usato in frasi idiomatiche con una varietà di significati metaforici, legati soprattutto alla tratta degli schiavi africani; un esempio è la locuzione lavorare/sudare come un negro (ovvero come uno schiavo) o l'uso della parola negro per riferirsi a chi lavora al posto di un altro (per esempio nel campo della letteratura

 




Contattaci a questo indirizzo email: admin@gnoccaforum.biz



XHTML -- RSS -- WAP2 -- SITEMAP