NOME: Alina
RIFERIMENTO AL SITO: escortInn
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http://www.escortinn.org/Girl-Bologna-ItD02649.phpSOMIGLIANZA ALLE FOTO: è lei 100%
NAZIONALITA': russa di Kazan
ETA': 23 anni
ALTEZZA: 1,70
RATE CONCORDATO: 2 VU per mezz'ora
SERVIZI ELARGITI: Bbj - FK - RAI 1 - GFE
INDIRIZZO: via ferrarese
Attitudine: botticelliana
Rapporto qualità/rate = 8
RECENSIONE:
Un giorno, l’anziano stregone Navajo disse ai bimbi della tribù: “Dentro di me, di voi, del gran capo Aquila della Notte, di ogni persona che incontrate, si combatte una continua battaglia tra due lupi contrapposti: uno rabbioso, vendicativo, famelico, arrogante, pieno di risentimenti, sensi di inferiorità e invidie. L’altro compassionevole, rispettoso, appagato, ricco di serenità ed empatia”. Dopo un lungo silenzio, uno dei bimbi navajos chiese: “Quale lupo vince?” e il vecchio stregone rispose: “Quello a cui darete da mangiare”.
Potrebbe iniziare così la rece su Alina. Potrebbe… ma quando tolgo la sella al mio cavallo, un pensiero balza alla mente di Tex: “…è sazio, ora, il lupo solitario che da sempre è in te, amigo..?” Tex annuisce, e io con lui. La squaw dai lunghi capelli e lo sguardo color smeraldo ha appagato ogni appetito, e rimarrà un bel ricordo per molte lune a venire.
D’altra parte, il canyon che taglia via Ferrarese e termina all’angolo del grande palazzone d’angolo, è un luogo magico. Ogni vestale russa che si rispetti passa di là, lasciando tracce indelebili nei ricordi dei fortunati punters che transitano in quella splendida e florida riserva di caccia. Quando chiamo Alina e realizzo il numero dove riceve, ogni dubbio svanisce. Lì ho conosciuto Irina, Valeria, Veronica… tutte russe e tutte di notevole bravura e genuina attitudine al pezzo.
Alina prosegue la tradizione di chi l’ha preceduta. Ama senza riserve e inibizioni. Si dà con gioia e professionalità. Basta essere educati, puliti e gentili, e lei ricambierà con la classe che ne caratterizza sguardo e movenze da gatta.
Potrebbe sembrare fredda, a un primo fuggevole sguardo. In effetti, non è padrona della nostra lingua. Ma quando decide di iniziare le danze, è un crescendo rossiniano. Le descrizioni prestazionali non mi garbano, ormai lo sapete bene… mi limiterò a dire che Alina potrebbe tranquillamente raffigurare la ‘Primavera’ del Botticelli, per classe e purezza di lineamenti del volto. Pelle eburnea e vellutata, neo birichino a sinistra del mento, capelli lunghi sciolti a nascondere un tatoo di ideogrammi orientali, sguardo oltremare. Il seno è forse il tassello debole di un mosaico altrimenti perfetto. Ma almeno è naturale.
Sigle a parte, prima dell’acme, mi ha regalato in modo spontaneo un gesto che adoro, mentre faccio sesso. La succhiata prolungata del mio dito indice. Eccitante, proprio perché non richiesta o cercata.
Alina si ferma a Bologna fino al 27. Non è escluso che, prima di allora, Tex decida di sellare nuovamente il suo ronzino per una seconda cavalcata. Poiché si tratta del modo migliore per dimenticare aridi deserti, colleghi squali, clienti stressati e quella parte di mondo balordo che appanna anche le giornate di sole più intenso.
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Alina - recensione
