Il Vostro ieri sera ha colpito ancora. Sento che inizio ad avere assuefazione e non sono sicuro sia un bene. Forse mi frena la mancanza di enormi somme.
E’ sempre il amico e mentore R* che getta l’amo: adesso che hai rotto il ghiaccio, mi fa, prova a fare un passo in più verso il piacere. Procedi così:
1) Domandati cosa vuoi (NON vuoi sempre le stesse cose)
2) Cerca quello che hai deciso e verifica le immagini e le info su più di un sito (cerchi con google il n. di tel)
3) Decidi, smetti di pensare e vai
Mi stupisco da solo, ne voglio provare una “abbondante”, la mia ex moglie è uno stecco, palestra e diete. Ecco l’obiettivo:
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NOME INSERZIONISTA: Margherita Safiria Francesca (mi ha detto Francesca, volevo domandare da dove le era venuto Safiria ma poi ho lasciato perdere)
NAZIONALITA': italiana
ETA': tra i 36 e i 40
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: è lei
SERVIZI OFFERTI: BJ + FK + 69 + RAI 1
RATE DI PARTENZA: 2VU
RATE CONCORDATO: 2VU
DURATA DELL'INCONTRO:1 ora c.a. forse un po’ meno
DESCRIZIONE FISICA: abbondante, tanta ma tonica
ATTITUDINE: gentile, affabile
REPERIBILITA': immediata
FUMATRICE: no
INDEX: INDEX
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Risponde subito al tel e so già che è in Valvassori Peroni ma sbaglio il civico, non ho capito bene, sono agitato, non so, quindi richiamo e lei è gentile, ride e mi dice che può capitare.
Al tel chiedo se bacia alla francese e se possiamo fare 69, come minimo, è la sua risposta.
Si presenta in autoreggenti a rete, reggiseno di almeno due taglie in meno e perizoma di seta, o di raso, comunque nero e lucido sul davanti. E’ sorridente, comunica pace, il suo sorriso e la sua presenza tranquillizzano, un po’ come quando si è vicini al mare.
Muoio dalla voglia di mettere le mani sui suoi glutei rotondi ed enormi, e sul seno, ugualmente rotondo ed enorme. Lei lo intuisce, respira la mia foga ma mi fa accomodare sul bordo del letto, mi aiuta a spogliarmi. Mi domanda se desidero farmi un bidet, no, rispondo, mi sono appena fatto la doccia, ed è vero, mi sono docciato prima di andare. Ho premeditato di andare a trovare questa dea giunonica.
Giuro che impazzisco se non le caccio la testa fra quelle cosce tornite, là in mezzo sotto alla pancia prominente, le mani su quella carne tanta.
Non so trasmettere la sensazione, è come quando da piccoli si faceva a cuscinate sul letto di mamma e papà.
Alla fine la cavalco alla missionaria, mi ci metto con tigna e rabbia, spingo come dovessi sfondare un muro e lei regge l’urto in maniera… “accogliente”.
Vengo, sfiato e crollo su di lei. Mi abbraccia. E’ un canotto di salvataggio, una mamma, un mare. Un mare dentro.
Non è grassa, che sia chiaro: è tanta, imponente, è qualcuno.