Ho incontrato Chelsea più volte in hotel negli anni passati, finché ultimamente ho optato per l'outcall. L'ultima volta mi ha direttamente avvisato lei, con un sms, che stava passando per Roma. Fissato l'appuntamento per le 22.30, arriva puntualissima e appena le apro lo sportello del taxi mi salta al collo schioccandomi un bacio come se fosse la fidanzata che non vedo da tempo.
Entriamo a casa e mi dice che il rate outcall lo ha aumentato a 5VU più taxi, ma che per me lo tiene volentieri a 4VU. Io le replico che preferisco darle quello che chiede adesso, che la voglio contenta.
Non entro nei dettagli, ragazzi, perché la sensazione che ho addosso è che siamo andati oltre un rapporto escort-punter e mi vien da comportarmi da gentleman, ma la cosa si è sviluppata in molte ore di divertimento, chiacchiere, risate, con in mezzo uno spuntino di mezzanotte che le ho portato a letto.
Non volevo che se ne andasse e non voleva andarsene lei, tanto si stava bene, ma ad un certo punto si è scossa dicendosi "non posso, non posso", e si è tirata su rivestendosi.
Erano le 3 di mattina, era rimasta più di 4 ore a fronte di un'ora pagata. Le ho chiamato un taxi. Ci siamo salutati con tristezza.
E' una ragazza speciale, trattatela bene.