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GnoccaforumUn racconto...quasi di fantasia.

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Offline pueblo1950

Un racconto...quasi di fantasia.
   2019 Febbraio 07, 08:44:57 am
Stefano

No non se ne parla.
Se per scopare devo fare tutta la manfrina del prendila e riportala, della cena e del dopo cena, per poi sentirmi dire: per me sei solo un amico cosa hai capito e anche no stasera non mi sento bene…allora si, vado a p....
Ma come un amico? Fino a stamani in ufficio facevi tutte le moine civettuole, sei un bell’uomo, beata la donna che ti sposa, come sei gentile e con allusioni che di allusivo avevano ben poco e ora?
Ma come non ti senti bene? Ti sei scofanata penne all’arrabbiata, vitello tonnato con patate arrosto, ananas con maraschino, tiramisu e non ti senti bene stasera? Ma vaffanculo! Almeno dammi un contentino con i duecento euro che ho speso: cazzo!
Spesso noi uomini ragioniamo cosi. Tanti fanno i puritani, ma sotto sotto pensano esattamente in questo modo.
Almeno quando non hai voglia di farti una storia ma solo di una svuotata fatta bene.
Io non avevo voglia di una storia. Volevo solo trombare come un riccio. Che poi ma come cazzo tromba un riccio?
Non è che sono misogino, è che appena una donna mi dice si e vuol dire no o mi dice no e vuol dire si, cominciano a girarmi le palle come un moulinex al contrario.
Tempo fa vidi in tv una trasmissione dove facevano incontrare un uomo e una donna e tutti e due in intimo sul letto dovevano eseguire dei comandi-consigli che dava uno schermo davanti a loro. Al momento in cui lo schermo fece vedere due che si baciano a manetta, il segnale era: baciatevi. Nessuno dei due si era mosso soprattutto perché lei aveva detto che cosi non gli andava, non se la sentiva e quindi chiaro blocco dell’uomo, nell’intervista post incontro lei dichiara: ma almeno poteva provarci…ecco in quel momento avrei voluto schiacciare la tipa sotto una scarpa, tanto per vedere se mi portava fortuna (cattivello eh...!)
Comunque, dicevo, che quel giorno volevo scopare e una gnoccolona galattica con due belle tettone, un culo caraibico e soprattutto niente plastica additiva. Poi mora o bionda non me ne fregava nulla, se non parla italiano non mi interessava, se non era la sua giornata ancora meno: se fai la p.... devi fare la p.... anche se non hai voglia. E’ comunque un mestiere e i soldi che prendi te li devi guadagnare, pur sempre sotto l’ala di un rispettoso rapporto consenziente.
Mi fan davvero sorridere gli uomini che vanno e cercano in tutti i modi di sollecitare e cercar di far godere la escort di turno (dico escort che fa più fine): è una cazzata assurda e ancor piu assurdo è che tanti, tantissimi e tutti cugini di primo grado di Franco Trentalance peraltro, son convinti che alle escort faccia piacere e che se la godono a dismisura. E ci credono!
Quanto è stupido l’uomo. Fa bene la donna a prenderci in giro ce lo meritiamo, misandriche come Jo Brand a parte. Lei è quella che ha scritto “L’uomo, quell’inutile pezzo di carne attaccato al pene”. In certi casi devo darle ragione.
E poi e poi…sono io che pago…e sono io che ne traggo piacere, se anche tu escort vuoi spassartela o mi fai lo sconto sostanzioso o subisci e zitta. Mi attacco al pc e cerco colei che può soddisfare sia visivamente sia materialmente i miei desiderata, in rete si trovano info esaustive su tutti i campi e anche su quel che fanno o come si comportano le escort con i clienti e le loro specialità, basta saper dove cercare e come cercare.
E soprattutto se non si è convinti di ciò che si legge saper come reperire informazioni di prima mano.
Scorro foto, metto gli occhi su qualcuna che mi sembra papabile, cerco recensione sui soliti canali di largo consumo ma non ce ne sono. Allora inserisco il numero di telefono su google e la foto dragata dall’annuncio su un sito che riconosce da dove arriva la foto, cioè se è stata presa da chissa dove e quindi se è reale la escort che mi interessa. Lei è vera, fa davvero la escort tanto che la settimana prima era Lione e quella prima in Svizzera, la solita Lugano.
Ma non se ne parla granche bene, lei è gnocca forte: tette tra una terza e una quarta che risentono un filo della gravità ma vere, 32 anni dichiarati ma deve averne almeno 5 di piu, un culo stile Kim Kardashian, purtroppo depilata, bionda e non credo tinta, occhioni verdi e arriva dalla Santa Madre Russia. Eh il pompino della scuola russa è una gran cosa, nessuno meglio di loro.
Contrastanti i commenti ma mi piace, le foto sono chiaramente fatte da un professionista e l’ha valorizzata di brutto ma c’è del vero si dice, al 95% è lei. Poi si sa il trucco e le luci fanno il resto. Si chiama Tatiana, bella fantasia.
La rottura di coglioni è che devi mandare un messaggio ad un numero whatsapp in russia, alla sua agenzia di riferimento, tutto in inglese e io di inglese non spiccico parola. Google traduttore su certe traduzioni non è molto affidabile.
Rischi davvero di concordare un qualcosa che poi in loco non sarà cosi e rischi di perder tempo e dover spiegare col traduttore alla fanciulla quel che avevi concordato.
Davvero ti passa la fantasia. Passo la mano, preferisco parlare con una agenzia o una scuderia che abbia una centralinista che conferisca in italiano.
Ma se cambio articolo? Mi butto su un massaggio con annessi e connessi? No no, non un centro cinese ma di italiane che hanno scoperto l’acqua calda.
Vero è che nella maggior parte dei casi si tratta di falegnameria o intonazioni sanremesi ma almeno sbatti, zero.
Altri prezzi certamente ma anche altro mondo soprattutto perché ci si può intendere sui miei desiderata in modo chiaro e senza equivoci.
Mi baso su un forum chiuso abbastanza attendibile per capire e scegliere anche se non sempre ci son immagini della masseuse ma gli utenti all’60% non raccontano fregnacce.
Poi un po di esperienza di trattativa e scelta fa parte del mio vissuto. Ok parto a leggere un po di commenti, molte con viso oscurato ma tante no, se ne fottono e fanno bene. E’ comunque un lavoro e parecchie di loro soddisfano sia uomini che donne. In tutti i sensi.
Martina, si descrive una professionista con anni di corsi e/o perfezionamenti, offre anche you and my. Ma quest’ultima ipotesi non mi tange minimamente.
Mi scappa da ridere, anni di perfezionamenti nell’arte di geppetto o registri vocalizzati.
E vabene, ci sta eccome. Fotografie molto poco equivocabili anche se di madama si vede poco ma dato che non devo-voglio far nulla ma solo subire mi ci posso avventurare. E’ il costo che mi lascia abbastanza basito ma è italiana e costano di piu. Per un’ora di trastullo chiede 120 euro in costume adamitico, le cinesi chiedono la metà ma facilmente trovi dei boiler senza arte ne parte.
Chiamo e una voce gentile e rassicurante senza esser troppo esplicita mi conferma tempistica, rate e massaggio californiano e con eventuale you and my. Specifica tutto protetto. Non c’era bisogno di specificarlo anche se non ho mai capito perché io uomo se voglio scopare e non voglio correre rischi mi devo munire di preservativo altrimenti nisba, ma perché non puo esser la donna che si porta appresso o si tiene in casa dei Femidom? Per quale cazzo di motivo devo esser io ad esserene munito e non puo esser lei ad esserne fornita. Bella parità di diritti del cazzo!
Il fatto che non sia esplicita mi sta anche bene, ho margine di alzar i tacchi se non consona a quanto mi aspetto. Le dico va bene e che quando son li le darò spiegazioni sulle mie brame. Si dice d’accordo e prendo appuntamento per le 11, il mattino è l’ora migliore dato che sono piu “fresche”. Mi ero appena fatto una doccia, quindi mi vesto comodo ed esco.
Un’oretta di mezzi pubblici e son da lei.
Quartiere Frua-de Angeli, bella zona. Ci piace.
Suono al cirofono indicatomi: Studio C.B., immagino Centro benessere.
“Siii…”
“Sono Stefano per l’appunatmento delle 11”
Clak, il portone.
“”A destra giu dalle scale” gracchia la vocina, che fetecchia di citofono ma la voce è la sua.
Scendo le scale, si apre la porta e mi appare Martina in pantaloni bianchi e casacca verdina.
Professional e la cosa mi garba assai. Bella donna con vaga somiglianza a Ava Gardner per taglio occhi e capelli. Cazzo il mio tipo, bella mossa Ste!

Mi guardo intorno mentre lei mi fa strada nel seminterrato che è stato davvero messo bene di brutto, elegante, sobrio, profumo di pulito e fiori freschi su un mobiletto all’ingresso, apre un’altra porta ed eccoci nella stanza delle delizie. Futon grande a terra con telo con pieghe da fresca posa, luci non troppo basse e anche qui fiori freschi. Ambiente gradevolisssimo.
Mi indica un angolo con una bella doccia grande, mi invita a rinfrescarmi e mi lascia solo.
Non vedo perry da nessuna parte. Bene.
Esco dalla doccia e mi stendo a pancia in giu sul futon che odora di lenor.
Sento aprirsi la porta, sbircio e la vedo in intimo trasparente e guepiere stile anni 30.
Wow. Che cambiamento.
Ok, ma col massaggio? il massaggio non è solo mettere a posto il muscoletto che duole, spesso è rimettere a regime un cervello stanco delle fatiche di una settimana intensa.
E’ proprio vero, resistere alle tentazioni non è una delle mie virtù. Quello che stuzzica è essermela vista così all’improvviso e allora si parte.
Comincia con le schiena, movimenti dolci. Per favore non mi si parli di tecnica, ce ne sono mille meglio e mille peggio: qui si parla solo di sensualità, di desideri, della profonda necessità di trovare un momento, delle emozioni.
Questo è l’intrigo. Deve essere inaspettato, deve prenderti allo stomaco, deve scatenare i tuoi desideri.
Il suo muoversi ci riesce e io non so come star fermo. Mamma mia quanti gancetti ha una guepiere; non conto ma sicuramente troppi. Una volta liberato il tutto si comincia il body e qui non posso star fermo; non voglio girarmi, le fantasie devono scorrere, questo è il gioco.
Interagisco? Ma certo che lo faccio. Oggi si parla di “You and Me” perché sta cosa oggi mi va viste le forme decisamente accattivanti e tutte naturali.
Oggi mi sento di partecipare.
Non esiste la passività, il vero massaggio emozionale si fa in due, non si può essere inermi ed attendere che la massaggiatrice faccia tutto. Mica sono dal meccanico aspettando che abbia finito di cambiarmi l’olio.
L’olio c’è ma di meccanico nulla. Qui lei esprime un calore che deve essere innato, vero.
Ci si gira, la guardo, mi guarda e via per il proseguo della corsa. Ho due mani, lei ha due mani ma adesso sembran quelle di Tim Roth nella sfida al piano, i tasti li tocco tutti e lei li tocca tutti.
Crede che se potessi vederci dall’alto avrei la stessa immagine della vasca dei capitoni al mercato del pesce.
Si va avanti, sempre in crescendo; l’asticella si alza e la superiamo di slancio, mi sembra un saltino ma poi mi accorgo che era la misura per la qualificazione alle olimpiadi.
Si va avanti e sento che non ho nessun desiderio di smettere; in un raro momento di lucidità tento di riportare il tutto nei canoni, lei non ci sta e con una foga inaspettata mi riporta alla competizione. Questo è l’intrigo, quella cosa che quando capita ti fa dimenticare tutte le fregature, che mi fa innamorare sempre più del massaggio erotico.
Cosa abbiamo fatto, come è andata a finire? Bene!!!
Raccontarlo non mi va, son cose mie e sue. Le sigle, le evidenze le lascio a chi non ha la fantasia.
Però che bello, rimanere quei minuti finali a coccolarsi, ad accarezzarsi; attendendo che la calma, il consueto ci riprenda. Anche questo è parte integrante del massaggio, è una delle cose che mi farà mettere questo nel cassetto dei bei ricordi.

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Offline full-xxx

Non e' il mio genere ma .... non posso che farti tanto di cappello!

Offline pueblo1950


 




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