GNOCCAFORUM.biz

Seguici su Twitter
Motore Ricerca Escort


motore ricerca annunci escort BOT Telegram motore ricerca annunci escort
Porno Realta Virtuale
Porno Realta Virtuale
gnocca forum telegram

GnoccaforumElisa & Jhonny

(Letto 12602 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori visualizzano questa rece.

Offline Duraturo

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Aprile 04, 18:18:50 pm
Lo stile di Jannacci non mi sembra appropriato.
Luci a S.Siro invece potrebbe essere OK


CMQ vedo che sono due anni che si discute di un racconto...

EscortDirectory

Offline Sfondatore

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Maggio 12, 14:31:53 pm
Ecco una nuova versione del racconto, ampliata e corretta renendo conto di molti, anche se non tutti, suggerimenti degli utenti del forum, che ringrazio sentitamente.
Attendo un vostro sincero feedback.
_________________________________________________ ________________________________________________


Jhonny è un bel tipo, un uomo dai gusti sofisticati.
Già, "Jhonny" non "Johnny", proprio così: non era certo un tipo comune!
Incontra, di tanto in tanto, Elisa una giovane donna della buona borghesia milanese di maestosa bellezza, una bellezza intrigante, sobria senza eccessi.
Nulla di mercenario, nessun coinvolgimento sentimentale: solo buon sesso, senza ricadute affettive per entrambi.
Ognuno, alla fine, se ne torna a dormire nel proprio letto anche se a volte se ne stanno via per tutta una notte ad esplorare nuovi universi di piacere.
Si incontrano, "casualmente", in un bar vicino a casa di lei, prendono un aperitivo, fanno due chiacchiere come se si fossero appena conosciuti e corrono, letteralmente, in motel.
Ogni volta una conquista nuova. Non sono certo Romeo e Giulietta anche se a volte amano ascoltare proprio quella canzone durante il sesso.
Di tanto in tanto si concedono anche una serata trasgressiva in un club privé di Milano per cercare qualche stimolo in più tra voyeurismo e esibizionismo; tutto ben condito con qualche raffinato giochino erotico.
La cosa gira bene: è sicuramente una relazione ben oliata anche se molto particolare.
Pomeriggio milanese: Jhonny se ne sta seduto, solo, pensieroso e stanco dopo un paio di giorni molto intensi, a leggere la pagina sportiva del Corriere nel solito bar, un locale storico, molto raffinato, davanti al solito Campari Bitter, non certo un Campari Soda.
I suoi occhi, ogni tanto, controllano se Elisa si manifesta.
Due chiacchiere con il barman, non particolarmente simpatico con sguardi che sembrano tagliare il locale in piccole fette.
"Come va la tua Inter, Jhonny?"
"Domenica sarà un grande derby: l'Inter vincerà ma l'importante è che perda il Milan!"
la risposta di Johnny è quasi automatica: la sua mente è presa in altri pensieri.
Nella relazione con Elisa nulla è scontato non esiste nemmenoil concetto di routine.
Non ha nemmeno il suo numero di cellulare. Sono, alla fine, perfetti sconosciuti che si incontrano per caso: ogni volta è una esperienza nuova, imprevedibile, senza alcun copione, una recita a soggetto con attori molto bravi e affiatati, veri protagonisti, che hanno preso il posto del regista e dell'autore, quasi fossero la stessa persona.
Ogni incontro poteva far scoccare una nuova scintilla e far iniziare un nuovo, piacevole percorso ai due amanti. Due amanti che amavano esplorare nuovi territori dell'erotismo, del piacere, del sesso, ogni volta con una maschera diversa.
Questo è il vero segreto della loro relazione.
"Buon pomeriggio Elisa!"
La voce atona del barista-sentinella-vedetta-portinaio, da dietro il ricercato bancone di ebano, segnala la presenza della dolce Elisa!
Eccola! Maestosa nella sua bellezza esaltata da un vestito sobriamente elegante. Del resto anche lui è un bell'uomo che sa come vestirsi in ogni occasione misurando sapientemente ricercatezza e tradizione, curando perfettamente i minimi dettagli.
Elisa, dolcemente ancheggiante come al solito, è appena entrata con l'incedere sensuale permesso dalle sue lunghissime gambe, sulle immancabili tacco 10.
Spaesata, sorpresa; si guarda intorno ad esplorare il locale come se fosse lì per la prima volta.
Il barista, maleducato e impiccione, indica, con una occhiata, il tavolo, un poco nascosto nella penombra, in fondo alla sala.
"Ehi, Non vorrai lasciare solo il Johnny?"
Elisa si volta; lui, sorridendo, le fa un lento cenno con la mano per invitarla a sedere; lei si avvicina, stranamente insicura, insolitamente imbarazzata.
"Ciao Elisa"
"Ciao... Jhonny"
La voce di Elisa è incerta.
Si siede. Iniziano a parlare. Jhonny ama parlare; Elisa ascoltare.
Ora lei sorride maliziosa; sembra più tranquilla, rilassata. Come era solita con Jhonny, del resto.
Parlano, come sempre, dei piaceri della vita, di sesso, del loro specialissimo, raffinatissimo, intensissimo sesso.
In certi momenti Elisa è strana: pare che a volte non ricordi alcuni particolari del loro vissuto, perfino i fotogrammi più eroticamente intriganti che Jhonny faceva apparire e sparire, magicamente con le sue sapienti parole.
Sembra più timida, ritrosa, prudente, riservata del solito.
Sembrava che dalla memoria di Elisa fossere scomparsi i ricordi dei giochi erotici con il ghiaccio oppure delle serate al privé Malizia che spesso tornavano nei loro discorsi, non solo nei loro discorsi, oppure del piccolo rito del carillon, quel piccolo carillon che portava le iniziali "E. E.", che inspiegabilmente non corrispondevano a quelle di Elisa che mai aveva dato spiegazione in merito, carillon che lei caricava e lasciava suonare per iniziare una nuova fase del rapporto alla fine della musica.
Eppure Jhonny è sicuro che ad Elisa quel sesso, sfrenato ma raffinato, piace fino in fondo: come può aver dimenticato certi dettagli intriganti?
Non da troppo peso alla cosa: la sua mente è impegnata in altri pensieri.
Del resto era capitato proprio lì, il marpione, in quell'afoso pomeriggio di inizio estate, casualmente, per un motivo ben preciso.
Come Elisa, d'altronde; questa "nuova" Elisa che rendeva la trama del loro incontro ancora più intrigante.
"Ricordi quando eravamo al Forte, la scorsa estate, sul lungomare a passeggiare e abbiamo incontrato quel simpatico signore che sosteneva di averti conosciuta qualche mese prima, in montagna, a Courmayeur disse, proprio nel periodo in cui tu eri andata per qualche mese a lavorare in Germania?".
"Certo che ricordo, secondo me ci stava provando spudoratamente: non ti ha nemmeno considerato! Sembrava davvero convinto. Forse davvero ci stava provando. Inutile tentativo. Del resto sono abituata a queste situazioni."
Ancora qualche minuto e la situazione si sviluppa come previsto.
"Dove ceniamo, Elisa? Lungolago di Como? Ceniamo in quel piccolo ristorante tutto bianco vicino all'approdo che abbiamo adocchiato il mese scorso? Ti era piaciuta quella particolare terrazza all'ultimo piano, proprio sotto il tetto."
In effetti era piaciuta a lui, ma Elisa non se ne cura.
"Ottima idea, Jhonny, come sempre. Ma niente prenotazione: andiamo ad esplorare!"
"Però dobbiamo andare ora, altrimenti ci perdiamo il tramonto."
Cellulari spenti, auto sportiva a cielo aperto, elegantemente ricercata in blu notte con interni chiari, per solcare le strade di una Milano più caotica del solito, cenetta sulla terrazza, alta, del ristorante carinissimo sul lago di Como, piccolo ma molto curato nei dettagli, vista sul sole che sparisce tra le montagne e lancia gli ultimi raggi della giornata sulle increspature del lago, delicata brezza che accarezza i morbidi capelli di Elisa.
A seguire, nella notte ormai fresca, motel con idromassaggio per i loro piccanti giochi erotici.
Rimangono tutta la notte. Fanno gli straordinari.
Ghiaccio a go-go, non era una novità, sia per stimolare la pelle di entrambi, a turno, sia per prolungare il piacere nel sesso orale: questa volta Elisa ne fa un uso smodato, facendoselo sciogliere lentamente, sapientemente in bocca durante il rapporto orale, portando Jhonny ben oltre il limite.
Piaceva a lui e piaceva a lei ma questa volta Jhonny raggiunge l'apice del piacere.
Percepisce qualcosa di diverso nelle azioni di Elisa; novità che lui, uomo di grande esperienza, apprezzava e sapeva come sfruttare.
Il gioco di lei ora gli era chiaro e alla fine Jhonny si lascia andare all'intenso piacere di questa nuova esperienza.
Jhonny è come inebriato dal nuovo, dolce profumo di Elisa che ben si accompagna alla sua pelle vellutata.
Ama asciugarla lentamente dopo la doccia con cui terminano l'azione sessuale, fino a baciarle delicatamente la farfallina del tatuaggio nascosto, segretissimo.
Il mattino dopo Jhonny riaccompagna a casa Elisa, come tante altre volte prima di allora.
Entrambi particolarmente soddisfatti della notte trascorsa insieme.
"Non vedo l'ora di rifarlo, Jhonny. È stata una esperienza, come dire, nuova..."
"Certo, Elisa, anche per me!"
Si lasciano con un bacio malizioso a suggellare questo incontro incontro più intenso del solito.
Dopo averla seguita, con un sorriso beffardo, nel suo lieve ancheggiare sui soliti tacchi 10 verso il portone di casa, parcheggia la sua cabrio blu e si dirige verso il solito bar.
La colazione al motel era stata schifosa: mai più in quel posto. Si meritano, e Milano può offrire, di meglio.
Il barista non è uso vederlo la mattina tardi. Fa qualche battuta allusiva che non piace a Jhonny. Anche il bar è da cambiare...
Passano pochi minuti ed ecco Elisa entrare nel bar! Di nuovo?
"Buongiorno Elisa!"
Elisa ignora il barista e si dirige decisa verso Jhonny.
Vestita sportiva, niente trucco, jeans, sneakers, capelli pettinati, spettinati invero, diversamente: possibile?
"Ciao Jhonny, mi fa piacere vederti!".
Jhonny è ammutolito; Elisa un fiume in piena.
"Sono molto stressata ... ieri è venuta a trovarmi mia sorella Elena ... dopo tanto tempo ... è uscita senza dire nulla, senza motivo ... sparita per una notte intera ... senza darmi sue notizie ... cellulare spento tutta la notte ... niente di niente ... sparita ... il cielo mi è caduto in testa ... una tempesta di pensieri mi ha travolta, sopraffatta ... ero molto preoccupata ... la mia testa girava e anche la stanza girava senza fine ... non ho dormito per tutta la notte ... il quadro di noi due, da piccole, sembrava sfocarsi ogni volta che la guardavo ... ho aperto il mio carillon, ne abbiamo due uguali, per ricordare il motivo che accompagnava le nostre biricchinate da adolescenti, e sembrava che la musica non terminasse mai ... sono sicura che, in un certo momento, Elena è anche sparita dal ritratto che abbiamo in sala, come svanita del nulla, come se non fosse mai esistita ... ho chiamato la Polizia ... mi scoppiava la testa ... le pareti delle stanze mi schiacciavano e io scappavo in un'altra stanza che a sua volta si restringeva, schiacciandomi nuovamente ... avevo dei bruttissimi presentimenti ... alla fine il carillon si è fermato, come un presentimento di sventura ... sono precipitata nella disperazione più buia ... sono uscita per andare in commissariato ..."
Il fluire dei suoi pensieri, le sue parole veloci, le immagini di Elisa ed Elena accavallandosi una sull'altra negli occhi di Jhonny, travolgono lo stesso Jhonny.
Elisa sembra calmarsi.
"Per fortuna mezz'ora fa è tornata. Stavo andando alla Polizia. Ero davvero molto preoccupata per lei. Siamo molto unite. Sai... siamo gemelle! Assolutamente identiche nell'aspetto e non solo. Pensa: usiamo anche scambiarci i vestiti, abbiamo due carillon identici, ci raccontiamo tutto, almeno penso, e abbiamo addirittura lo stesso tatuaggio!"
Jhonny è basito.

Lei ora lo guarda con uno sguardo malizioso mentre accarezza la sua mano.
"Ora ho proprio bisogno di rilassarmi!"

Adesso è la testa di Jhonny che scoppia: non si capacita di una situazione assurda come questa.
Pensava di averle provate tutte. Evidentemente la realtà può superare ogni fantasia e non ha nemmeno bisogno di essere verosimile per essere vera: è reale e questo basta!
Ovviamente è sufficiente un minuto ad un marpione come Jhonny per "approfittare" della situazione e riprendere il controllo.
La parola giusta al momento giusto, nel modo giusto, un ammiccamento, un ricordo sapientemente evocato, un déjà vu: la dolce Elisa era ora nelle sue mani pronta per una nuova avventura.
La mattinata si era già velocente consumata, insieme a diversi Campari Bitter, nei racconti di Elisa, della sua giovinezza con Elena, con i ricordi legati alla particolarità del loro status di gemelle perfettamente identiche e assolutamente affiatate, agli scherzi biricchini che amavano fare a chi non era al corrente del loro essere completamente intercambiabili.
Racconti che diventavano diapositive vintage viraggio seppia negli occhi di Jhonny a rievocare ricordi della gioventù delle due gemelle terribili.
L'orario è differente dal solito ma la giornata prende la solita piega e Jhonny ed Elisa, la vera Elisa, finiscono in un bellissimo hotel con SPA, poco fuori Milano, a rilassarsi nel pomeriggio. Giocano nella Jacuzzi della loro camera come se fosse il tunnel del loro "amore" e ovviamente non disdegnano il solito sesso accompagnato da carezze, coccole e piccoli, sapienti gesti erotici a suggellare il loro rappporto.
Asciugare nuovamente lentamente la pelle di Elisa dopo la doccia è un piacere sublime per Jhonny.
Sesso che ha un sapore nuovo per Jhonny, molto più intrigante del solito. Decisamente più emozionante. Una nuova dimensione, inaspettata, unica, forse irripetibile.
La mente di Jhonny è però in fuorigiri.
Il dubbio si insinua nella testa di Jhonny come un verme schifoso
"Tutto questo è davvero possibile? ... sta facendo sesso con Elisa oppure con Elena? ... hanno davvero lo stesso, identico tatuaggio? ... hanno davvero lo stesso, identico carillon? ... sono la stessa persona? ... aveva forse fatto sesso con Elena/Elisa ieri e oggi sta facendo sesso con Elisa/Elena? ... possono esistere due persone perfettamente identiche? ... identiche non solo fisicamente ma anche nella psiche e nei più profondi meandri della personalità? ... esistono una Elisa e una Elena distinte oppure Elena è in realtà la stessa Elisa che si prende sottilmente gioco di lui? ... come se Elena fosse la maschera di Elisa, una maschera che aveva impedito a Jhonny di conoscerla per davvero in tutto questo tempo ... ammesso che ora la conosca ... come se Elisa fosse la maschera di Elena che parrebbe la vera burattinaia dell'intera storia tra le gemelle e Jhonny ... forse Elena è solo una invenzione di Elisa che si sta argutamente prendendo gioco di lui? ... un nuovo gioco psicologico per rendere la loro relazione ancora più profonda? ... era lui a condurre il gioco oppure era solo un burattino nelle mani di Elisa ... di Elena ... di entrambe? ... forse le due gemelle si sono accordate per uno scherzo feroce come facevano da adolescenti? ... oppure era tutto dannatamente vero, frutto di una improbabile, irripetibile, possibile serie di coincidenze? ... cosa si erano dette Elisa ed Elena in quei dieci, forse quindici minuti in cui erano state insieme? ... forse Elena avena raccontato tutto ad Elisa? ... si era tenuta tutto per se stessa, nascondendo la sua avventura con Jhonny alla gemella? ... oppure Elisa ora sa tutto e, semplicemente, sta al gioco?"
Il dubbio ormai aveva divorato il suo cervello come una carie divora dall'interno un dente.
Rivedeva nella sua mente gli attimi degli ultimi due giorni da punti di vista diversi e la prospettiva temporale sembrava deformarsi come in un quadro di Escher si deforma quella geometrica; una specie di illusione ottica che prendeva forma nella sua mente.
Non la conosceva sotto questo aspetto: come se Elisa avesse sempre indossato una maschera e la avesse gettata a sorpesa proprio ieri, con un gesto teatrale, per manifestare il suo vero essere. Forse era solo lui incapace di cogliere la vera Elisa/Elena dietro la maschera.
La sua mente si lascia travolgere da una tempesta di pensieri che lo inebriano cerebralmente, eccitandolo oltre ogni limite mentre il tunnel del loro rapporto diventava un labirinto. Senza uscita.
Ecco che ora tutto prende un sapore nuovo mai provato prima.
Elisa pare aver colto il turbinio di pensieri nella testa di Jhonny e si adopera sapientemente per rilassarlo dolcemente, come solo lei sa fare, e per ingarbugliare nuovamente la situazione, con un sorriso beffardo.
Le mani di Jhonny accarezzavano i piccoli seni e le sue dita giocavano con i capezzoli di Elisa ma nella sua testa frullavano troppi pensieri.
Il ghiaccio torna protagonista, con prepotenza, proprio come 24 ore prima: Elisa si fa sciogliere di nuovo lentamente un cubetto in bocca, con una tecnica che solo lei padroneggia pienamente, mentre lo guarda con i suoi occhioni dolci durante il sesso orale.
La cosa risulta piacevole per entrambi. Elisa lo sa bene e Jhonny si arrende completamente, volentieri, come sempre, a questa nuova Elisa, ai pensieri, alla situazione, agli eventi... non può fare altro.
Il sole è caldo, alto nel cielo: non avevano mai fatto così tardi ma questo era stato sicuramente un incontro speciale per molti motivi.
Il raffinato brunch in hotel era stato ottimo a suggellare una giornata sicuramente indimenticabile anche per i più piccoli dettagli.
Jhonny guida verso la abitazione di Elisa, come spesso prima di allora, ma ora con con un fortissimo sapore di déjà vu; un sorriso per metà di soddisfazione e per metà di profondo stupore.
La notte passata con Elisa era stata appagante ben oltre le vette di piacere raggiunte nel passato.
Elisa ancheggia dolcemente, sui soliti tacchi 10, verso casa; la cabrio blu trova il suo posto in un fortunato parcheggio e Jhonny si ritrova nel solito bar.
"Ciao Jhonny, tutto bene? Mi sembri stanco".
"Si, si, tutto bene. Portami il solito, per favore".
In effetti si sentiva stanco, stropicciato.
Jhonny ripensa al rapporto con Elisa, agli eventi di questi due giorni, alla storia di questo anomalo rapporto diventato ancora più particolare, quasi assurdo.
In macchina teneva un solo cambio veloce e tutto lo stretto necessario per una avventura breve ma disagio della camicia indossata da oltre 24 ore, è presto superato anche se sicuramente era la responsabile del suo aspetto stanco.
Un Campari Bitter e una occhiata alla pagina sportiva del Corriere per cercare di frenare, inutilmente, il vortice di pensieri nella sua testa.

"Buon pomeriggio Elisa!"
La voce atona del barista-sentinella-portinaio, da dietro il ricercato bancone di ebano, segnala la presenza della dolce Elisa!
Il barista, maleducato e impiccione, indica, con una occhiata, il tavolo, un poco nascosto nella penombra, in fondo alla sala.
"Ehi, Non vorrai lasciare solo il Johnny?"

"Stop! Buona la prima"
"Basta, per oggi. Domani, se il tempo è bello come oggi, giriamo la scena del ristorante sul lago di Como. Vi voglio tutti prontissimi!"
Elena, la regista, chiude le riprese, almeno per oggi.
Il silenzio è rotto improvvisamente.
La segretaria di produzione prende convulsamente appunti mentre parla al telefono con il produttore; una veloce occhiata alle previsioni meteo per domani.
Il set si anima e diventa un brulichio di persone urlanti che iniziano a spostare oggetti, riporre attrezzature, avvolgere cavi, spegnere luci guidati dalle urla secche di Christian.
Julian, il cameram, passa veloce vicino a lui e si danno il "cinque".
La sua gemella Elisa si rilassa e si siede vicino a Jhonny e gli sussurra qualcosa nell'orecchio.
Passano pochi secondi: i due attori protagonisti salutano in fretta tutti e si dileguano.
Elena sembra molto contenta: fa appena in tempo a fare un cenno di approvazione a Elisa e Jhonny come per ringraziarli della superba interpretazione.
Sfondatore, che strano soprannome, nessuno si ricordava il suo vero nome, lo sceneggiatore, si fionda al bancone del bar e chiede un aperitivo. Il barista lo rimbalza seccamente: "Io sono un attore, non un barista. Serviti da solo se vuoi."
Inquietante personaggio questo Sfondatore, malvisto nell'ambiente: i più informati, pettegoli, dicono che frequenti siti Internet, forum, gruppi Telegram poco raccomandabili e che molte delle sue storie inquietanti le abbia vissute davvero in prima persona. Un viscido satiro, in pratica.
Prende il suo bicchiere e vaga come un ebete per il set. Nessuno lo considera. Osserva da vicino due ragazzi intendi ad armeggiare con degli alimentatori. Uno schermo sul bancone mostra il girato della mattina.
Da sotto un tavolo, un riproduttore gracchia malamente la musica di "Money for nothing" in sottofondo.
"Dobbiamo spostare questo alimentatore."
"Belle fighe, però!"
"Attento che se ti sentono magari ti mandano via, alla buon'ora"
"Lo Stotz non chiude, non sta su, proprio non ce la fa."
"Non era mai capitato: per fortuna che durante le riprese ha tenuto su il circuito."
"Non distrarti troppo a guardarle il culo. Lei è il boss qui: comanda più lei del produttore e di quella isterica, brutta figa, della sua assistente, messi insieme."
"Occhio quella ha orecchi dappertutto!"
"Dobbiamo spostare questo alimentatore"
Sfondatore li guarda, interessato. Loro non lo vedono nemmeno, presi ad armeggiare con i loro attrezzi.
Tira fuori un taccuino e inizia a scrivere. Scrive in fretta quasi sotto dettatura.
Passa l'assistente del produttore (uno dei ragazzi, da dietro l'alimentatore, le scruta le cosce): "Cosa fai Sfondatore, fai gli straordinari?"
"No, ho avuto una ispirazione per un passaggio del prossimo racconto, una specie di stream of consciousness multiplo basato su dialoghi presi dal vivo, senza mediazione. Adesso prendo nota dei dialoghi, al volo. Di' al tuo capo di preparare l'assegno: sarà inarrivabile."
Alla parola "assegno" l'assistente si volatilizza.
"Dobbiamo spostare questo alimentatore."
"Lo sai che la strafiga è anche straricca?"
"Quale delle due?"
"Beh, tutte e due, in effetti. Lavora che dobbiamo andare prestissimo che poi c'è traffico!"
"Io mi accontenterei della assistente di produzione."
"Come fa certa gente a fare soldi con il nulla e avere tutto il sesso del mondo agratis?"
Sfondatore vede Elena e le si avvicina, un poco alterato.
"Non hanno seguito il copione, hanno interpetato alla loro maniera, liberamente, troppo liberamente!"
"È proprio questo quello che voglio, 'Tore. Hanno dato il meglio di sè. Bene così: questione chiusa."
Julian sta armeggiando con la macchina da ripresa, un occhio attento agli schermi di due laptop dove la scena appena girata scorre a fianco del girato di qualche giorno prima; Elena gli appoggia una mano sulla spalla, dolcemente, maliziosamente.
"Sono davvero spossata, ottimo shooting ma decisamente stressante."
Il suo sguardo cade sugli schermi dei due laptop: "Cosa mi dici del girato?"
La voce è un poco stanca ma tranquilla: percepisce che il gioco è valso la candela.
"Semplicemente perfetto! Penso che ne uscirà un film indimenticabile. Luci incredibili: sembrava tagliassero la scena come fosse titanio fatto a fette da spade laser. Mai visto nulla di simile: devi fare un monumento a Christian! E non ti dico dei giochi di ombre. Guarda!"
Elena guarda con attenzione lo schermo e Julian, a sua volta, la scruta con attenzione.
"Sei Elena oppure Elisa?"
In fondo il film era un poco autobiografico e Julian sapeva bene che Elena e Elisa spesso si scambiavano i ruoli.
"Sono Elena come tu sei Jhonny!"
Touchè!
Per entrambi la stanchezza della dura giornata di lavoro inizia a farsi sentire.
Si siedono al tavolino del bar, proprio quello in fondo alla sala usato per girare buona parte delle scene della giornata.
"Sono molto stanca oggi: finalmente questa lunghissima giornata è terminata."

Lei ora lo guarda con uno sguardo malizioso mentre accarezza la sua mano.
"Ora ho proprio bisogno di rilassarmi!"

...

Offline ElMilanes

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Maggio 15, 12:01:07 pm
Fighissimo.
Chapeau!
Vedo che hai sviluppato il mio suggerimento sulla circolarita' della vita.
Nota: Escher era un incisore non un pittore, quindi non sono quadri ma litografie.

Offline Ficcante

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Maggio 15, 16:22:56 pm
Bel racconto, Sfondatore.

Vedo che ti piacciono i Dire Straits!

Offline GuruX

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Maggio 24, 15:46:20 pm
Bel racconto, davvero bello.
Brillante ma anche arguto, leggero ma anche dotto.

Offline IlMonsignore

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Maggio 25, 17:17:57 pm

Bel racconto, davvero bello.
Brillante ma anche arguto, leggero ma anche dotto.

Dotto? Non basta qualche citazione importante per fare di uno scritto uno scritto dotto.

CMQ devo ammettere che mi e' piaciuto. Vedo pero' un neo: tutte quelle citazioni (Pirandello, Escher, Joyce, Brooks, Leone, Dire Strites) multimediali e la struttura stessa, complicatissima, intricata, del racconto sono troppa roba. A volte la semplicita' e' premiante.

Offline IlMonsignore

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Maggio 25, 17:26:37 pm

Elisa fa Rai2?
Qual'è il suo rate?


Anal, sei un depravato!
Due interi rosari di penitenza prima della prossima penetrazione.

Amen

Offline Sfondatore

Re:Elisa & Jhonny
   2023 Giugno 01, 18:35:42 pm


Bel racconto, davvero bello.
Brillante ma anche arguto, leggero ma anche dotto.

Dotto? Non basta qualche citazione importante per fare di uno scritto uno scritto dotto.

CMQ devo ammettere che mi e' piaciuto. Vedo pero' un neo: tutte quelle citazioni (Pirandello, Escher, Joyce, Brooks, Leone, Dire Strites) multimediali e la struttura stessa, complicatissima, intricata, del racconto sono troppa roba. A volte la semplicita' e' premiante.

Eminenza, la ringrazio sentitamente per avere espresso la sua opinione sui miei miseri sforzi letterari.
Il racconto risulta effettivamente complicato ma e' anche leggibile su + piani (semplice avventura sessuale nella Milano da bere, racconto che esplora costumi sessuali oltre la morale comune, pirandelliana introspezione dei rapporti personali, destrutturazione del rapporto tra personaggio e protagonista, tra realta' e tempo) e quindi ogni lettore puo' adattarlo ai propri gusti del momento.

Quindi si e' complicato ma chi vuol essere lieto, sia.

Citazioni:
non cito Joyce, mi limito a scimmiottare la tecnica narrativa dell'Ulisse in alcuni passaggi del racconto.
Sergio Leone: mi sono ispirato a lui per qualche passaggio ma solo per cercare di visualizzare gli eventi, pensando a come potrebbe essere un film tratto dal racconto.
Manca Tarantino.

 




Contattaci a questo indirizzo email: admin@gnoccaforum.biz



XHTML -- RSS -- WAP2 -- SITEMAP