Amo i massaggi, quelli veri; e se si concludono con lavoretti extra tanto meglio: l’annuncio lasciava intuire entrambe le cose (“massaggiatrice professionale” … “e poi il paradiso”), così ci provo.
Fissare l’appuntamento è stato abbastanza facile, bastano un paio d’ore di preavviso; l’alloggio è a Venaria, in una casa popolare, piccolo, modesto, ma, soprattutto, FREDDO. E capirete che, stando nudi come vermi, non è proprio il massimo del comfort; specialmente quanto il sangue defluisce verso l’interno e poi fa fatica a rifluire verso le estremità (in particolare una estremità, … ci siamo capiti).
Arriviamo a lei.
Italiana e quarantenne: e fin qua ci siamo.
Professionale: e fin qua ci siamo abbastanza.
Prosperosa: e qua non ci siamo. Qual è il superlativo di prosperosa? Dovrei spulciare la grammatica delle elementari. Prosperosissima? Tanta? Troppa? Boh?!
Diciamo che quando penso a prosperosa immagino una cosa del genere
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http://tinyurl.com/ohsh47jpiù che una così
link:
http://tinyurl.com/nh7dupyDiciamo, quindi, che al mio arrivo le condizioni non si sono rivelate delle migliori per risollevarmi lo spirito (ed altro) in una fredda giornata di dicembre. E già mi maledicevo, per l’ennesima volta, per la sofferenza che mi accingevo ad auto-infliggermi non essendo fuggito all’istante.
Tremando letteralmente dal gelo mi accomodo sul lettino molto professionalmente collocato in cucina, con i piedi che, come al solito, penzolano fuori (e questo aprirebbe un altro discorso: perché tutte le massaggiatrici si ostinano a rifornirsi da produttori di lettini per pigmei?).
Ormai rassegnato alla mia sorte, vengo cosparso d’olio e crema e così ha inizio il trattamento.
Che, sorprendentemente, non si rivela affatto male. Il massaggio è davvero semi-professionale e dura per i 45 minuti previsti, e anche lei alla fine si dimostra simpatica e piacevole.
Il problema principale resta comunque la maledetta sensazione di gelo artico, che il massaggio non è riuscito a debellare. Tanto che, quando lei, di sua iniziativa, allunga la mano verso le pudenda, deve ravanare tra i peli per fare riemergere il fratellino, che aveva cercato rifugio e calore sotto la sacca scrotale. Alla fine comunque riesce a rianimarlo e finisce, con un po’ di fatica, con la mano a fargli espellere il karma negativo accumulato. Lei, durante questa operazione, è rimasta vestita, ed io non le ho chiesto di poterla toccare (anche perché non avrei saputo cosa e dove …).
Rivestitomi in fretta, recupero un po’ di calore, le lascio la VU concordata e sparisco.
Per sempre.
Ciao a tutti.
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http://tinyurl.com/lfjf25rindex
IDXd1dd2425967e72012f3326f2a29cd6c1 P.S. Ma io comunque continuo imperterrito nella mia ricerca della massaggiatrice perfetta. Brava, bella, simpatica, economica, sensuale. Come disse quel tale: “Una vita senza ricerca non è degna per l'uomo di essere vissuta”. Suggerimenti? Grazie.