NOME : Sasha
AGENZIA : AR
NAZIONALITA : Russa
ETA’ DICHIARATA: 19
ETA’ RILEVATA: Credibili
CONFORMITA’: 100%
SERVIZI USUFRUITI: FK, RAI1, DATY, DIGIT, BBBJ, CIM, ANAL
RATE DI PARTENZA: 11VU
RATE CONCORDATO: 11VU + 2VU (ANAL EXTRA) + 1VU (CIM)
DURATA DELL’INCONTRO: 2 H
DESCRIZIONE FISICA: carina, seno seconda piena, culo non molto sodo, viso con segni di acne sulle guance, occhi marroni, capelli biondo tendente al rossiccio.
LOOK: 7
SERVIZI: 5
ATTITUDINE: GFE ( che nel suo caso è l'acronimo di: “Grande Fregatura Escort”)
REPERIBILITA’: Ottima
FUMATRICE: Non credo
LOCATION: Milano
BARRIERE ARCHITETTONICHE: scalini, ascensore
IGENE: Ah questa sconosciuta! ( evidentemente per lei equivale all’acronimo di: “Io Giovane Escort Non Eseguo”)
ABILITA’ LINGUISTICHE: Inglese “forse”(ho avuto un attimo di panico, quando non capiva la richiesta della posizione a 6 9)
LINK:
Guarda il profilo della escort Premessa:
chi ha avuto la pazienza di leggere la scheda, sicuramente avrà tratto la prima conclusione, che sarà: " minchia, ma sei un coglione, tutte quelle VU!"
Eh si, avete ragione e anche bello grosso, ma vorrei spezzare una lancia a favore del coglione, me stesso;
Ho voluto rischiare perché non aveva recensioni da nessuna parte, o meglio, una c'era, in coppia con la sua amica Michel.
Mi faceva troppo sesso, di conseguenza si è spento il cervello e si è acceso il pisello, da qui il patatrac...
Arrivo in zona puntuale guidando alla “The Magic”, ma purtroppo cominciano i problemi;
sms con indicazioni errate da parte dell’ agenzia, per fortuna in quel momento arriva un’ inquilina, ringraziandola ne approfitto, riuscendo così ad entrare. Vado verso l’ascensore dove mi invita a salire, declino immediatamente, dicendole che preferisco fare le scale;
mi incasino con i piani, ritrovandomela ancora di fronte mentre esce dallo stesso;
a questo punto, non posso far altro che notare il suo sguardo radiografico e sprezzante nei miei confronti.
Salgo fino in cima facendo finta di andare all’ ultimo piano per poi riprendere l’ascensore, nel mentre, finalmente, arriva il messaggio corretto. “Ma porco giuda, manco le indicazioni esatte sanno dare!”
Dinanzi alla porta, trepidante, già fantasticavo…
Appena entro rimango molto impressionato per due motivi, il primo positivo, viso veramente ok come da foto. Il secondo negativo, mi accoglie a piedi scalzi con vestaglia floreale. “lingerie sexy su tacchi, l’ agenzia dovrebbe imporlo come divisa”.
Saluti di rito con mia ricerca del bacio, tanto per capire che aria tirava, visto che non aveva fatto una piega. Ne ricevo uno a stampo e fra me dico “Aiha”, intanto prendendomi per mano mi porta in stanza.
Riprovo a baciarla e a toccarla, si lascia fare, ma di DFK nemmeno un’ accenno. In quel momento avrei potuto e dovuto fare dietro front, ma dopo un’ ora di macchina ho detto, “rischiamo, magari dovrà scaldarsi”. Mai scelta fu più errata, in questo caso.
Verso il pattuito e mi dirigo in bagno come da sua indicazione, anche se puntualmente, mi presento sempre docciato, in maniera quasi maniacale e con tutto a posto, unghie, rasatura ecc. senza trascurare nulla.
Situazione zona servizi. Asciugamani umidi ovunque, bagni schiuma inesistenti, ho dovuto strapazzarli, girarli al contrario aggiungendoci acqua per ricavarne qualche goccia, peggio di un beduino disidratato.
Mi lavo e cerco di asciugarmi con un angolo di “qualcosa”, non ancora umido.
Torno in camera ritrovandola sul letto in mutandine e reggiseno, un bel bocconcino. Mi inginocchio vicino e lei fa altrettanto, comincio a baciarla leccandola sul collo e dietro le orecchie accennando qualche leggero morso, ricambia con delicatezza e penso, “sta a vedere che ho fatto la scelta giusta”.
Si gira di schiena togliendosi il reggiseno mostrando una seconda bella piena, non esito una attimo nel dedicarmi a quelle tette con capezzolo bello reattivo. Successivamente comincio a stuzzicarla con il mio pene, passandoglielo sulle grandi labbra, sembrava divertita. Coricandomi al suo fianco, mi abbraccia quasi cercando protezione, accarezzandomi e baciandomi il collo rimane in quella posizione per un po’;
ammetto che in quell’ istante ho provato addirittura tenerezza più che eccitazione. Viene il suo turno, da sdraiata sopra di me passandomi la mano fra i capelli, comincia a strusciarsi avanti e indietro sfregandomi la passera sul cazzo, in seguito con le tette fin su alla faccia, alternando delle leccate a piccoli morsi, con lingua ovunque, sul collo, intorno e nelle orecchie, scendendo fino ai capezzoli e petto, sempre senza foga, come se sapesse esattamente come farmi impazzire. Bacia sempre a stampo, con risucchio della mia lingua, appena cerco di infilargliela in bocca.
Mai capitata una cosa del genere, un succhiare così forte, cominciava pure a darmi fastidio, sembrava di mettere la lingua in un aspiratore. La palpo in ogni dove, il culo non è bello sodo e le gambe non ben rasate, leggera ricrescita. Ero già cotto a puntino, non vedevo l’ora di ricevere un bj come si deve…
Da qui in avanti il dramma. L’ incontro è diventato piatto, senza un minimo di entusiasmo o voglia da parte sua, di coinvolgere il partner in qualcosa di eccitante, ma la cosa peggiore, era la sua incapacità nel mettere in pratica una qualsiasi tecnica, anche basilare, per condurre i giochi.
Il pompino, se così vogliamo chiamarlo, soporifero, addirittura senza lubrificazione salivare.
A secco! Roba da pazzi, mi son sentito beduino anche durate il pompino. Di una lentezza disarmante, con qualche variazione ma, senza mai portarti al culmine del piacere.
Vabbè, l’ ho lasciata fare tanto non sentivo niente, in compenso ne ho approfittato per metterla a sessantanove dedicandomi ad un cunnilingus in primis leggermente acidulo, con annesso fingering, “mah sarà stato qualche residuo di bagno schiuma ho pensato”, dove sembrava gradire spingendomi più volte la figa sulla mia bocca, simulando l’amplesso.
Dopo una buona mezzora forse quaranta minuti, ero sazio. La topa a quel punto era bella bagnata ed accogliente, ho chiesto uno smorza, volevo gustarmela mentre era sopra tenendole i seni con le mani…
Riesce addirittura a mettersi il gel, se lo spalma a manate, ancora un po’ ed arrivava all’ ombelico!
Si posiziona per la cavalcata iniziando a spingere, ma il bello è, che spingeva me, senza che si alzasse di un millimetro;
porca p...., ad ogni sua spinta avevo le molle di quel cazzo di divano letto piantate nella schiena, peggio di un fachiro e come se non bastasse, anche il cigolio assordante delle stesse nelle orecchie;
una colonna sonora da andare fuori di testa! Tant’ è che, se fosse scoppiato un’ incendio nel palazzo saremmo morti bruciati, nessuno dei due se ne sarebbe accorto.
Ma un letto con un materasso, è chiedere tanto? Se con le doghe in legno costa troppo, ne va bene anche uno in lamiera con rete metallica, non è che stiamo a guardare i dettagli. Constatato che a cavallo non ci sa andare la metto a pecora, la pompo per parecchio in RAI1 fino a quando, stufo della posizione, le chiedo di mettersi le scarpe per poterla penetrare stando in piedi. I tacchi vertiginosi la slanciano molto bene, facendo risalire la mia eccitazione. Mentre è appoggiata al tavolo continuo a scoparla, tentando anche un primo accenno al secondo canale, con scarso risultato per il poco gel. C’è stata una leggera brunitura del gommino, niente di trascendentale, però quando richiedo l’ anal già all’ agenzia, mi piacerebbe almeno che glielo comunicasse, in modo che si possa preparare, magari. Ritorno a penetrarla nella figa, senza che lei abbia richiesto il cambio del gommino! Comincio a pensar male e cerco di terminare al più presto, arrivo al culmine e la faccio inginocchiare per il cim, eseguito alla perfezione, continuando a succhiare per un po’ senza correre immediatamente in bagno. Pausa pulizia, vado a rinfrescarmi e lei fa altrettanto.
Ero incavolato per l’evolversi del meeting, ma senza darlo a vedere e farlo capire, ho tenuto il medesimo atteggiamento iniziale, visto il denaro buttato volevo evitare di peggiorare la situazione, di per sé già compromessa, quindi l’ ho aspettata per il secondo round, esclusivamente anal.
Al suo ritorno, ci ripetiamo con qualche scambio di effusioni, appena pronto la rimetto a pecora. Non l’avessi mai fatto, quando ho visto che non si era nemmeno lavata, mi è venuto freddo, mentre nel frattempo, come se niente fosse e con disinvoltura, si impiastra alla grande con altro gel. A questo punto ho chiuso gli occhi e cominciato la penetrazione ugualmente, con calma, senza mai forzare. Sono andato avanti per più di venti minuti, con lei che dopo aver trovato il giusto ritmo, emetteva gemiti misti tra dolore e piacere, confermati dal suo curvare e inarcare la schiena in maniera continua.
Più di una volta, quando si girava con il viso corrugato, le ho chiesto se era ok o voleva smettere, la sua risposta è sempre stata “no I am ok”. Purtroppo non riuscivo a venire, dovevo concludere perché il tempo stava per scadere. Percependo ormai che la mia mente era ben lontana dalle aspettative, alle quali ambivo pre incontro, interrompo la scopata dicendole di leccarmi le palle, mentre automaticamente, “prendevo in mano la situazione”. Anche qui non ci siamo, il suo ball liking equivale nel appoggiare la bocca come una sanguisuga muovendo la lingua solamente in quel punto. Tramite Federica raggiungo l’apice e mi realizzo in una venuta sul suo seno, continuando a giocare spargo il tutto con l’ uccello intorno a capezzoli e sulle tette, con lei che copiava il mio movimento divertita, spostandosi prima da un lato e poi dall’ altro.
Vedendola compiaciuta non ci ho visto più, ho cominciato a leccare la mia venuta , istantaneamente ha esclamato un “WOW!”. Giuro che in quel frangente ho pensato “allora sei una zozza in tutti i sensi”, non ho esitato un attimo nel raccogliere il più possibile di quello che era rimasto, per lanciarmi immediatamente sulla sua bocca, dove ha accolto il tutto senza scomporsi minimamente. Altro giro in bagno, sia per me che per “lei”. Mancava solo poco più di un quarto d’ora al termine, ero abbastanza scoglionato e non mi andava di far nient’ altro. Le ho dato una mano a cambiare il lenzuolo del divano, senza che lo chiedesse, l’ho vista abbastanza indaffarata e ha ringraziato. Infine ci siamo sdraiati ancora fianco a fianco dove tra carezze e pagliacciate l’ho fatta ridere di gusto, fino ad attribuirmi l’ appellativo di “funny boy” e dove per gioco, si divertiva a praticarmi il FITN (finger in the nose, un nuovo servizio) per poi ripiegare immediatamente sul FITM (finger in the mouth) sempre senza cambiare dito…
A questo punto l’ho presa sul ridere, anche perché di tempo per piangere, pensando ai soldi persi ce ne sarà molto.
In conclusione, mai più, basta!
Sarà la prima ed ultima volta che faccio una cazzata del genere, se ci sarà una new entry non recensita, per la quale provo attrazione, prenderò in seria considerazione il book minino, in questo caso la mezz’ ora;
eventualmente se meritasse, ci sarà la possibilità di estendere o reincontrare.
Piccola nota per l’agenzia, sperando che legga.
E inammissibile far praticare tale professione alle ragazze in un posto del genere;
a questi prezzi, a mio avviso, oltre che essere dispendiosi se equiparati a quelli delle altre agenzie, non solo in termini di durata, ma anche in base alle prestazioni ricevute, almeno, potrebbero benissimo farle girare per hotel!
P.s Unica nota positiva, almeno le mani se le è lavate, se no, sporche di gel com’ erano, a furia di passarmele fra i capelli, uscivo pettinato come Elvis Presley.
Ciao
Tamocco