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Elisa & Jhonny

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Elisa & Jhonny

Jhonny è un bel tipo, un uomo con gusti sofisticati.
Già "Jhonny" non "Johnny", proprio come "Hedley Lamarr" e non "Hedy Lamarr": non era certo un tipo comune!
Incontra, di tanto in tanto, Elisa una giovane donna della borgesia milanese di maestosa bellezza, sempre intrigante ma senza eccessi.
Nulla di mercenario ma senza nessun coinvolgimento sentimentale: solo buon sesso, senza ricadute affettive per entrambi.
Ognuno, alla fine, se ne torna a dormire nel proprio letto anche se a volte se ne stanno via per tutta la notte.
Si incontrano, casualmente, in un bar vicino a casa di lei, prendono un aperitivo, fanno due chiacchiere come se si fossero appena conosciuti e corrono in motel.
Ogni volta una conquista nuova.
Di tanto in tanto si concedono anche una serata trasgressiva in un club privé di Milano per cercare qualche stimolo in più.
La cosa gira bene: è sicuramente una relazione ben oliata.
Venerdì tardo pomeriggio: Jhonny se ne sta seduto, annoiato, a leggere la pagina sportiva del Corriere nel solito bar con il solito Campari Bitter.
I suoi occhi, ogni tanto, controllano se Elisa si manifesta.
Nulla è scontato. Non ha nemmeno il suo numero di cellulare. Sono, alla fine, dei perfetti sconosciuti: ogni volta è una esperienza nuova, imprevedibile, senza alcun copione.
Questo è il vero segreto della loro relazione.
"Ciao Elisa!" la voce atona del barista-sentinella-portinaio segnala la presenza della dolce Elisa!
Eccola! Maestosa nella sua bellezza esaltata da un vestito sobriamente elegante. Del resto anche lui è un bell'uomo che sa come vestirsi in ogni occasione misurando sapientemente ricercatezza e tradizione.
Elisa, dolcemente ancheggiante come al solito, è entrata con l'incedere maestoso permesso dalle sue lunghissime gambe, sulle immancabili tacco 10, ovviamente.
Sembra spaesata, sorpresa; si guarda intorno.
Il barista, maleducato e impiccione, le indica, con una occhiata, il tavolo in fondo alla sala. "Ehi, Non vorrai lasciare solo Johnny?"
Elisa si gira, lui le fa un cenno con la mano per invitarla a sedere; lei si avvicina, insicura, quasi imbarazzata ...
"Ciao Elisa" "Ciao ... Jhonny".
Ora lei sorride maliziosa. Si siede.
Iniziano a parlare. Jhonny ama parlare; Elisa ascoltare.
Lei ora sembra più tranquilla, rilassata. Come sempre del resto.
Parlano, come al solito, dei piaceri della vita, di sesso, del loro speciale sesso.
Elisa è strana: pare che a volte non ricordi alcuni particolari del loro vissuto.
I giochi con il ghiaccio oppure le serate al privé Malizia che spesso tornavano nei loro discorsi e non solo.
Eppure Jhonny è sicuro che ad Elisa quel sesso sfrenato ma raffinato piaccia fino in fondo: come può aver dimenticato certi dettagli intriganti?
Non da troppo peso alla cosa: la sua mente è impegnata in altri pensieri.
Del resto era capitato proprio lì, quell'afoso pomeriggio di inizio estate, casualmente, per un motivo ben preciso.
Come Elisa, d'altronde.
Ancora qualche minuto e la situazione si sviluppa come previsto: cellulari spenti, auto sportiva a cielo aperto, elegantemente ricercata in blu notte con interni chiari, per solcare le strade di una Milano più caotica del solito, cenetta in un ristorante sul lago di Como, piccolo ma molto curato nei dettagli, vista sul sole che sparisce tra le montagne e lancia gli ultimi raggi della giornata sulle increspature del lago.
A seguire, nella notte ormai fresca, motel con idromassaggio per i loro giochi erotici.
Rimangono tutta la notte. Fanno gli straordinari.
Jhonny è come inebriato dal nuovo, dolce profumo di Elisa che ben si accompagna alla sua pelle vellutata.
Amava asciugarla lentamente dopo la doccia con cui spesso terminavano l'azione. Fino a baciarle delicatamente la farfallina del tatuaggio.
Il mattino dopo Jhonny riaccompagna a casa Elisa, come tante altre volte prima.
Entrambi perticolarmente soddifatti.
Si lasciano con un bacio malizioso a suggellare un incontro più intenso del solito.
Dopo averla seguita nel suo lieve ancheggiare sui tacchi 10 verso il portone, parcheggia la sua cabrio e si dirige al solito bar.
La colazione al motel era stata schifosa. Mai più in quel posto.
Il barista non è uso vederlo la mattina. Fa qualche battuta allusiva che non piace a Jhonny. Anche il bar è da cambiare...
Passano dieci minuti ed ecco Elisa entrare nel bar! Di nuovo?
Vestita sportiva, jeans, sneakers, una piega diversa: possibile?
"Ciao Jhonny, mi fa piacere vederti!".
Jhonny è ammutolito; Elisa un fiume.
"Sono molto stressata, ieri è venuta a trovarmi mia sorella Elena ma poi è uscita ed è sparita per una notte intera senza darmi sue notizie, il cellulare è stato spento tutta la notte."
Elisa sembra calmarsi.
"Per fortuna dieci minuti fa è tornata. Stavo andando alla polizia. Ero davvero molto preoccupata per lei. Siamo molto unite. Sai, ... siamo gemelle! Abbiamo anche lo stesso tatuaggio!"
Lei ora lo guarda con uno sguardo malizioso mentre accarezza la sua mano.
"Ora ho proprio bisogno di rilassarmi!"

pueblo1950:
Come racconto dal titolo "Storia concisa", ci starebbe. ;)

Sfondatore:
Vorrei ringraziare tantissimo pueblo1950 per avermi spronato a scrivere e a pubblicare questo brevissimo racconto.

Sfondatore:
Buongiorno,
avrei una domanda per i moderator: vorrei fare qualche modifica al mio racconto e sviluppare (solo qualche riga) alcuni passaggi.
E' possibile fare una integrazione, una versione 2.0 del racconto?

diaframma:
Certo, inviami il racconto con le aggiunte e lo sostituiamo.

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