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LIGURIA => Genova e levante recensioni girl/escort => o.t.r. => Rece aperta da: saltydog - 2015 Febbraio 23, 13:01:36 pm
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Salve colleghi, avete visto il video sulla pagina del XIX di oggi? Sapete chi potrebbe essere la ragazza loquace con gli shorts bianchi? (Penso che questo post non dovrebbe ledere la privacy di nessuno, dal momento che tutti i nomi sono di fantasia)
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link?
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Ho visto era in via sampi chi era irina? Quella dopo era culo di marmo
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http://gnoccaforum.com/escort/EscortForum.php?URL=aHR0cDovL3d3dy5pbHNlY29sb3hpeC5pdC9wL211bHRpbWVkaWEvZ2Vub3ZhLzIwMTUvMDIvMjMvQVJpWG1kY0QtZGl2ZW50b19mYW1pZ2xpYV9zcXVpbGxvLnNodG1sP2hwYXI9MQ==
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Ho visto era in via sampi chi era irina? Quella dopo era culo di marmo
Non era culo di marmo, bensì la collega che a volte si posiziona al suo posto ed a volte staziona prima dei distributori di Via Samp.
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sarebbe un po' l'ora di ri aprire le case chiuse e dare qualche pedata a clero e compagnia dei tabernacoli.
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sarebbe un po' l'ora di ri aprire le case chiuse e dare qualche pedata a clero e compagnia dei tabernacoli.
concordo; purtroppo però ormai OGNI politico si dichiara fervido cattolico
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Giornalisti da strapazzo che pescano nel torbido.
Nulla di nuovo , fra tv e giornali fanno a gara con l'argomento prostituzione.
D'altronde il sesso fa sempre spettacolo e cassetta.
E adesso se riapriranno le case chiuse ci pescherà anche lo stato.
Così tutti i benpensanti saranno contenti basta che le girls non le vedano per la strada
(cosa che avviene dalla notte dei tempi tra l'altro ) , liberissimi poi di di frequentarle senza la paura di essere visti
dal vicino di casa o conoscente vario con buona pace dell'ipocrisia imperante.
Siamo circondati da retrogradi.
E con questo chiudo , tanto non serve a nulla.
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sarebbe un po' l'ora di ri aprire le case chiuse e dare qualche pedata a clero e compagnia dei tabernacoli.
concordo; purtroppo però ormai OGNI politico si dichiara fervido cattolico
DI BUONO
e che finalmente nel video non si parla di ragazze sfruttate e schiave ,
ma appare un pò la verità,
libere e avvide
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ahhh haa gli sfruttati siamo noi !!! finalmente !!! siamo come in thailandia si preoccupano della prostituzione e loro lo fanno per fare la bella vita.
mi fa morire quando a quella pay chiedono se ha studiato , risponde che è laureata in scienze , il giornalista malfidato le chiede se ha studiato in romania, e lei no in italia. noi punter stiamo facendo studiare anche le ragazze straniere, e lo stato c vuole dare sfruttamento della prostituzione dovrebbero farci detrarre i soldi dalle tasse rientrano nelle donazioni
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Forse la verità sulle OTR, tra libere e avide, e schiave sfruttate, sta nel mezzo.
Le OTR nostrane (italiane, o anche straniere ma in italia da tanto tempo) in generale mi sembrano delle poveracce, con dei problemi gravi e facilmente immaginabili, che magari guadagnano anche un sacco di soldi ma vivono in condizioni pietose; almeno, così è per il numero non piccolo che ho conosciuto io.
Le OTR rumene un po' sfruttate lo sono, anche se spesso se lo vogliono loro, loro sono avide ma hanno mariti/fidanzati/compagni ancora più avidi e pronti a menarle se non producono. Ne ho viste alcune con addosso i segni dell'amore...
Le OTR negre sono un caso un po' a sè, forse per molte di loro esiste un vero e proprio sfruttamento organizzato; comunque sono di qualità assai bassa, non parlo dell'aspetto ma dei servizi offerti, non so voi ma io con le OTR black mi sono trovato così male che le ho tagliate in fretta.
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si, le black sono veramente incapaci. però hanno a volte dei fisici che uno spera sempre di trovare quella un po più appassionata. per loro non c'è uno sfruttamento prolungato, loro solitamente devono "rimborsare" l'amico o parente ( spesso sono gli stessi fratelli-sorelle) per averle fatte arrivare e si trovano a fare la professione in mancanza d'altra fonte di reddito che consenta loro di pagare il loro debito piuttosto velocmente, le black del CSG sono tutte piuttosto libere. ho invece qualche dubbio sulle rumene, soprattutto su un paio di novità che avrebbero attirato la mia attenzione
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ho scritto male ma non ho più avuto modo di correggere, intendevo dire che per quanto ne so dalla mia modesta esperienza, le africane devono rimborsare i costi di immigrazione e se non hanno alternative lavorative (che di solito non hanno almeno per i primi tempi finche non imparano almeno la lingua) quella è la via più veloce
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Forse la verità sulle OTR, tra libere e avide, e schiave sfruttate, sta nel mezzo.
Le OTR nostrane (italiane, o anche straniere ma in italia da tanto tempo) in generale mi sembrano delle poveracce, con dei problemi gravi e facilmente immaginabili, che magari guadagnano anche un sacco di soldi ma vivono in condizioni pietose; almeno, così è per il numero non piccolo che ho conosciuto io.
Le OTR rumene un po' sfruttate lo sono, anche se spesso se lo vogliono loro, loro sono avide ma hanno mariti/fidanzati/compagni ancora più avidi e pronti a menarle se non producono. Ne ho viste alcune con addosso i segni dell'amore...
Le OTR negre sono un caso un po' a sè, forse per molte di loro esiste un vero e proprio sfruttamento organizzato; comunque sono di qualità assai bassa, non parlo dell'aspetto ma dei servizi offerti, non so voi ma io con le OTR black mi sono trovato così male che le ho tagliate in fretta.
o.T.R "con discrezione e rispetto" e poi tocca leggere cose come : "le otr NEGRE"..bah!
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Forse la verità sulle OTR, tra libere e avide, e schiave sfruttate, sta nel mezzo.
Le OTR nostrane (italiane, o anche straniere ma in italia da tanto tempo) in generale mi sembrano delle poveracce, con dei problemi gravi e facilmente immaginabili, che magari guadagnano anche un sacco di soldi ma vivono in condizioni pietose; almeno, così è per il numero non piccolo che ho conosciuto io.
Le OTR rumene un po' sfruttate lo sono, anche se spesso se lo vogliono loro, loro sono avide ma hanno mariti/fidanzati/compagni ancora più avidi e pronti a menarle se non producono. Ne ho viste alcune con addosso i segni dell'amore...
Le OTR negre sono un caso un po' a sè, forse per molte di loro esiste un vero e proprio sfruttamento organizzato; comunque sono di qualità assai bassa, non parlo dell'aspetto ma dei servizi offerti, non so voi ma io con le OTR black mi sono trovato così male che le ho tagliate in fretta.
o.T.R "con discrezione e rispetto" e poi tocca leggere cose come : "le otr NEGRE"..bah!
negre non è un dispregiativo , è solo una aggettivo qualificativo e si riferisce al colore della pelle, non c'è ombra di mancanza di rispetto,
da noi negre è un termine usato da sempre senza malizia alcuna.
al pari di otr romulane o otr italiane che indentifica la provenienza.
è anche il modo in cui si usa un termine che lo rende più dispregiativo o meno , da noi negre non ha significati inpl
iciti negativi
invece da un pò di tempo " diversamente bianche " comincia ad assumere questo significato negativo.
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mi fermo qui:
Il termine italiano negro è etimologicamente equivalente all'aggettivo nero (dal latino niger/nigru(m)), e aveva in origine tale significato; esempi di quest'uso del termine si trovano tra l'altro in Petrarca,[6] Ariosto[7] e Carducci.[8]
L'uso di negro per riferirsi alle etnie di pelle scura è anch'esso attestato già nella letteratura del basso medioevo (per esempio nello stesso Petrarca),[9] ma è diventato più comune in epoca coloniale, sia in italiano che in altre lingue (alcune delle quali lo hanno mutuato dall'equivalente spagnolo). Derivati di questa accezione di negro sono termini come negroide (introdotto a partire dal XIX secolo dagli antropologi per denotare una delle ipotetiche razze umane) o negritudine (l'insieme dei valori etnici e culturali dei popoli neri[10]). Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, non risultano invece riconducibili alla radice latina niger i toponimi Niger e Nigeria, per i quali si ipotizza una derivazione dall'espressione tuareg ngher (abbreviazione di gher n gheren, fiume dei fiumi).[11]
In passato, negro non era percepito come termine dispregiativo e costituiva il modo più comune per riferirsi ai popoli di pelle scura, sia in letteratura (usato tra l'altro come traduzione comune di termini stranieri come l'inglese nigger e il francese nègre), sia nel linguaggio comune. Un esempio noto di uso del termine negro nella sua accezione originale è il brano musicale Angeli negri (dal film Angelitos Negros del 1948, cantato da Pedro Infante ed eseguito in italiano da Marino Barreto Junior nel 1959 e da Fausto Leali nel 1968 così come nel brano del 1963 I Watussi di Edoardo Vianello. Anche vocaboli ancora in uso come negritudine o il titolo della rivista Nigrizia dei padri comboniani derivano dal termine negro usato senza alcuna connotazione negativa o discriminatoria.
Nel 1978 un testo scolastico di geografia per la scuola media inferiore italiana,[12] in una scheda intitolata "«Negri» e «Indiani» tutto sbagliato" [13] riportava la seguente indicazione: "Da qualche tempo gli abitanti di colore degli Stati Uniti rifiutano di essere chiamati con il termine «negro» (nigger), che viene quasi sempre usato in tono spregiativo (come in Italia purtroppo si fa spesso con il termine «terrone») e vogliono essere chiamati «neri» (blacks). Da noi [in Italia] il termine «negro» non ha alcun tono di disprezzo, e quindi possiamo continuare a chiamarli così.". Il resto della scheda prosegue descrivendo i problemi dei discendenti degli schiavi sempre usando il termine negro per riferirsi a loro.
Nell'uso comune contemporaneo negro viene tuttavia generalmente percepito come dispregiativo e razzista, come conseguenza dell'estensione all'italiano dei dettami del politicamente corretto che nella cultura anglosassone hanno portato alla condanna del dispregiativo nigger (utilizzato al posto di black).[14][15] Vengono considerati sostituti accettabili di negro espressioni come persona di colore o semplicemente nero oppure, laddove possibile, denominazioni più specifiche (come africano o afroamericano rispettivamente per riferirsi ai neri africani o statunitensi).[16] Il termine viene talvolta recuperato per motivi letterari[17] o per tradurre varianti straniere anch'esse considerate dispregiative, come l'inglese nigger molto frequente nel cinema.[18] L'uso del termine senza connotazioni dispregiative ha comunque ancora qualche diffusione, e la magistratura italiana ha giudicato condannabili come incitamenti all'odio razziale solo locuzioni esplicitamente offensive come sporco negro.[19]
Il termine negro continua inoltre a essere usato in frasi idiomatiche con una varietà di significati metaforici, legati soprattutto alla tratta degli schiavi africani; un esempio è la locuzione lavorare/sudare come un negro (ovvero come uno schiavo) o l'uso della parola negro per riferirsi a chi lavora al posto di un altro (per esempio nel campo della letteratura