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Guarda il profilo della escort CITTA DELL'INCONTRO: Bologna
NOME INSERZIONISTA: Evelina
NAZIONALITA': Russa
PRESENZA: Turnante
ETA': 33/35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sì
SERVIZI OFFERTI: BJ – RAI1 – FK – DATY
RATE DI PARTENZA: VU+20
RATE CONCORDATO: VU+20
DESCRIZIONE FISICA: 1.65 ca, Mora mechata bionda, fisico naturale
ATTITUDINE: Giocosa e partecipativa
FUMATRICE: Non so, non mi pare
REPERIBILITA': OK, orario fino alle 23 24 credo
LOCATION: Ok
BARRIERE ARCHITETTONICHE: Probabilmente superabili senza ausili esterni
INDEX:
IDX3a93ee313c6442358e147bb3f5b1cdab RACCONTO (Titolo: Una notte al museo).
Ci sono musei, che son sempre aperti.
Li conosciamo tutti qui, li visitiamo spesso.
Qualcuno può obiettare che siano musei in cui c’è ben poca cultura, ma è innegabile che ci siano parecchi culi.
Come attrazione principale hanno una moltitudine di dame di cera, di cera nelle foto e poi te le ritrovi di cera anche dal vivo.
Novelle e frettolose madame che, più che Tussauds, sono Truffauds.
Come al museo, almeno per me, di tutti i “quadri” che vedo negli annunci, devo trovare quello che mi trasmette qualcosa.
Nel pomeriggio ho composto un numero, ma devo aver sbagliato e invece di una pay, ho chiamato una medium, tant’è che mi sembra di stare a parlare con un morto.
Non sarò impressionista, ma se già l’impressione telefonica è negativa…
Archivio prontamente e torno a vagare nelle sale della galleria, finché mi imbatto nelle tele di Evelina.
Quasi come “La dormiente” di Renoir, il suo, ha qualcosa che manca a molti quadri del “museo”: il sorriso.
Un sorriso che percepisci anche quando non lo vedi, al di là della cornetta.
Fino a che non te lo ritrovi davanti.
Le foto hanno un filo di photoshop, e lei non è una ventenne, più probabilmente supera i 30, ma tranquilli, è comunque arte moderna, non antiquariato.
È Evelina, anche non essendo velina, fisico naturale con un back di tradizione sovietica e non brasiliana, però nulla che un occhio attento non desuma dagli scatti, per quanto professionali.
Ma la ragazza è lei, al 120%, nel senso che, oltre al lato grafico veritiero, l’impressione di lei trasmessami dalle immagini trova una reale conferma.
Non sorprendente ma attraente fisicamente. Affettuosa, simpatica e giocosa di indole.
Ma, ai visitatori di questo museo, non interessano solo gli statici quadri, ma come siano le “muse” una volta uscite dalla tela.
Fortunatamente, a differenza della modella di Renoir, non è dormiente, anzi, è assai partecipativa.
Orale di buona fattura, il FK non è troppo tridimensionale, ma c’è.
Gradisce le pennellate senza cadere nell’astrattismo, e si esprime bene anche nel soggetto principale (il trombo), interpretandolo in maniera sapiente, non aggressiva.
Non è tormentata ed inquieta come un Van Gogh o un Caravaggio, ma naturale e ricca di tonalità come un Monet. Infonde tranquillità.
Difficile non trovarsi a proprio agio, perché Evelina in primis, è una ragazza a suo agio con sé stessa. Il resto vien da sé.
Scherza, gioca con te, senza perdere mai la sua simpatia ed il suo sorriso.
Sono piccole cose, dettagli forse, ma sono quei dettagli che ti fanno apprezzare un quadro. E ancor di più un incontro.
Dopo il finale, esegue, alla Pollock, un dripping di olio sulla mia schiena e mi fa un discreto massaggio, una piacevole sorpresa.
E poi dicono che la CULtura è noiosa….