http://bergamo.ilmercatone.com/incontri/donna-cerca-uomo/vogliosamilflatina-4829211.html http://www.sbucciami.com/bakeka/annunci/3371/Di questa signora, ci sono state varie recensioni in passato, ma non mi è riuscito di individuarle.
Se gli admin le identificheranno lascio a loro l’onere di riunire questa mia testimonianza alle altre.
Sto alludendo ad Ana, una milf sudamericana (Ecuador) di 43 anni, che annunciava tempo fa di ricevere a Verdello, ma che ora ha location in quel di Brembate sotto.
Era da tempo che la lumavo attraverso i vari annunci su internet ed un dì la chiamai anche , auscultando una voce gentile ed educata, oltre che accattivante.
Ieri mi son fatto forza e oltre che ascoltare quella soave voce,l’ho anche incontrata.
La location di suo riferimento è in un edificio INA casa degli anni ’50, sito in una zona tranquilla; anche se il suo loft è all’ultimo piano e mi è toccato salirle tutte le 8 rampe , la scoperta di Ana è stata come una rivelazione angelica.
Infatti apertosi l’uscio di casa mi appare alla porta un vero angelo biondo, con un bel viso e un sorriso che mostra due arcate di denti bianchissimi; questo angelo ha una sigaretta in una mano e con l’altra mano chiude il risvolto della vestaglia che indossa.
Più sotto si intuiscono delle belle gambe entro un paio di stivali maculati.
L’accoglienza della donna è gioviale ed ella, sporgendosi per darmi un bacio di buena suerte, colla mano libera mi tocca la guancia e, inavvertitamente lascia che la vestaglia si apra , mostrando i suoi seni enormi, pieni e per nulla cadenti per la sua età.
Non è cavalleresco toccarli, ma obbligatorio per comprenderne lo stato, ed ella si lascia toccare ed anzi mi incita a sentire quella naturale consistenza, che mai vide rimaneggiamenti od artefatti per mano chirurgica.
E’ come natura l’ha fatta, anche le piccole smagliature del ventre ed anche quando si piega, per volere o per caso, mostrando quel culo bello tondo, bello pieno e bello sodo, la tentazione di saggiarne la consistenza diventa necessità .
Parliamo come se fossimo due amici che non si vedono da molto tempo ed al convenevolo seguono l’entusiasmo e l’ilarità in un clima di serenità assoluta, seduti sul letto e poi sdraiati su di esso, dapprima vestiti, e poi nudi entrambi.
Non mi vien chiesto alcun’obolo, anche se, da accordo telefonico precedente, so per certo che sarà un impegno di un VU soltanto, per tutto il tempo necessario.
Sono li, ignudo come un pargolo, su quel letto che chissà quanti corpi vogliosi accolse, ad attendere ciò che la fantasia di quell’angelo mi donerà.
Senza nulla proferir parola la donna mi bacia dapprima con un bacio casto e pudico, per poi azzardare un lieve lecco di labbra per poi intrufolarsi entro il mio cavo a saggiare la consistenza della mia lingua a cui rispondo con ampia gioia, accarezzandole delicatamente i capelli, le gote e la pelle sua di quel corpo tonico e soffice.
Le parole non servono ed è bello abbandonarsi a quei sensi senza richieste, lasciando a quello splendido corpo non più giovine, ma ancor affascinante, lo spirito dell’iniziativa.
Ed è così che chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla sua iniziativa, fidandomi “ciecamente” di ogni suo volere.
Con fare esperto infatti ella sugge dalla mia nerchia ormai dioritica, evitando ogni contatto nudo grazie all’abilità con cui riesce ad indossarmi la casta protezione, e quel tocco di labbra e di lingua e quell’affondo di bocca aperta suonano di sublime poesia che mi portano ai limiti del sogno.
Sempre inerme e cieco, per volontà, sento che ella sale sopra il mio ventre e colle mani dirige il sesso mio entro il suo pertugio, entro cui prende giusta direzione e dinamico movimento in un perverso saliscendi breve, ma continuo.
Le sue mani mi tastano il corpo e prendono le mie portandole sopra quei suoi soffici seni, invitandomi a toccarli, affondando il mio desiderio in quella morbida presenza. Poi, piegandosi verso me, ella afferra il mio volto con entrambe le mani e mi bacia con un fare che rimembra antichi amori perduti nel tempo.
Mi lascio trasportare da quell’estasi , vivendo appieno quel dolce momento catartico, che non conosce violenza né imperfezione.
Giunge quindi il momento in cui il mio corpo è al limite ed ella sentendo i fremiti delle mie membra, scende di sella da quel mio ventre che l’accolse e, afferratomi il sesso con una mano, inaugura quegli stimoli finali che mi donerà, con un magnifico lavoro di bocca sapiente.
Ed infatti, tra dolci leccate e tremendi affondi, ma a mezz’asta, me ne vò, lasciando entro quel morbido palloncino colorato tutto il prodotto di quel mio ultimo godimento.
Eh si, perché in vista della mia partenza da questo mondo civile, questo incontro con l’angelo biondo si prospetta come l’ultimo mio incontro di tangibil godimento.
Ciò che accadde dopo fu non solo pura routine, con il solito ritual lavaggio di nerchia e zebedei, versamento dell’obolo e rivestizione, ma anche un dolce prosieguo di dialoghi, dolcezze, baci e carezze, in un clima di inaspettata armonia, così come almeno io ebbi modo di viver.
Dopodomani (domenica) partirò e per lungi dovrò accontentarmi di sognare ciò che ebbi realmente con queste donne che mi regalarono gioia e godimenti , ma sognerò anche ciò che le vostre gesta mi stimolarono , immedesimandomi in esse.
Grazie colleghi della vostra presenza in questo forum, non mi dimenticherò di voi e nemmeno di chi puntualmente mi karmava meno, anche senza ragione alcuna.
Ci risentiremo tra sei mesi, almeno spero.
Auguri di un proficuo Anno Nuovo e di non sole trombate.
Rag. Fantozzi