La linea è libera, il suo è telefono acceso.
Tuuut.
Tuuut.
Anche dopo tanti anni, quando Max contatta una escort per la prima volta, percepisce un po' di tensione.
Come quando ha chiamato una escort per la prima volta, tanti anni fa.
Questa volta, poi, con così pochi elementi a sua disposizione si sente ancora più teso. Solo un annuncio molto sibillino. Misterioso. Che lo attrae come una scimmia.
Tuuut.
Nemmeno una foto.
Tuuut.
Non sai nemmeno quanti anni ha e di dov'è.
Tuuut.
Sei un pazzo Max.
Tuuut.
E se fosse uno scherzo di qualche amico burlone o un di uno spasimante respinto?
Clic.
"Pronto?".
Una voce calda e un po' roca, apparentemente Italiana, finalmente risponde dall'altro capo della linea.
"Ciao, pronto, ho visto il tuo annuncio e volevo sapere un po' di più di te."
Silenzio.
"Raccontami prima un po' di te".
Max è spiazzato....ma come, tu metti un annuncio che più ridotto all'osso di così non si può, io, come un gonzo kamikaze ti chiamo e sei tu che vuoi sapere di me?
"Scusami ma.... veramente dovresti essere tu a spiegarmi meglio cosa possiamo fare, come sei fisicamente, la tua età... l'annuncio è tuo, non mio".
"Hai ragione caro, ma non vorrai mica che mi porti in casa il primo che capita...".
Max è allibito. È fortemente tentato di chiudere la chiamata, ma qualcosa lo trattiene dal farlo, è ipnotizzato e ammaliato da tanta stranezza.
"Beh ho poco più di 40 anni, sono piuttosto alto e atletico, bevo il giusto e non fumo....".
Silenzio dall'altro capo.
"E poi?".
La testa di Max pulsa.
"E poi cosa?".
"Come ti chiami, ad esempio. Io mi chiamo Eva".
"Mi chiamo Andrea, piacere".
Max non rivela mai il suo vero nome in questi casi, di certo non al primo incontro e men che meno al telefono.
"E che lavoro fai, Andrea".
Che palle! Fra un po' questa mi chiede anche la dichiarazione dei redditi! Ma che gliene frega?
"Sono un normale impiegato e se non ti spiace non voglio dirti di più. Tu piuttosto, quanti anni hai?".
Max è spazientito, nemmeno lui sa spiegarsi perché non ha ancora riattaccano e sta proseguendo con questo masochistico terzo grado. Cos'è, un colloquio di lavoro?
"Ne ho abbastanza per te Andrea. Né troppi, né troppo pochi. Piuttosto, a cazzo come sei messo?".
Knock out. Quella domanda gli ha sferrato il colpo finale. Dopo avergli girato intorno, dopo avergli sferrato qualche colpo di misura, ecco che arriva il gancio proibito. Max è eccitato a quella imprevista domanda.
"Beh, direi normale....".
"E pensi di saperlo usare bene il tuo cazzo Andrea? Sapresti sbattermi per bene e farmi godere come una T...?".
Max sente il sangue scorrere veloce nelle vene, giù, fino a gonfiargli l'uccello che sembra esplodere.
"Beh....dipende....Non so nemmeno quanti anni hai e come sei fisicamente....ma se tu mi piacessi e fosse questo quello che vuoi, ti scoperó fino a farti urlare di piacere".
"Molto bene Andrea. Allora ci vediamo tra un'ora. Via delle Rose 25, chiamami quando arrivi".
Max cerca di recuperare un po' lucidità.
E se rifiutassi? È lei che comanda adesso?
"Si ma, a quanto ammonta il tuo regalo?".
"Non preoccuparti di questo. Ci metteremo d'accordo. A dopo".