Ero gia' intervenuto sull'argomento proprio nella discussione segnalata da TrollFucker.
Il punto e' che una recensione e' la descrizione di un evento, una esperienza e quindi il recensore NON commette alcun reato.
Diverso e' quando le recensioni sono false.
In tale caso il comportamento e' inquadrabile nella fattispecie cui comunemente ci si riferisce come favoreggiamento della prostituzione dato che il recensore lo fa per migliorare i contatti della meretrice.
Anzi, si potrebbe infatti facilmente arguire che tale fattispecie di comportamento sia espressamente volto ad organizzare il meretricio in aggiunta all pubblicazione dell'annuncio.
Ridicolo appare anche il tentativo di giustificare la presenza dei dati e delle immagini della meretrice sul loro sito in sfregio alle prescrizioni del GDPR e del diritto d'autore adducendo giustificazioni prive di alcuna base giuridica relative al fatto che i contenuti erano presenti sul web.
Nota sul diritto di autore: nel caso della pubblicazione delle foto, si ricade nel disposto della normativa in merito che sottolinea che il titolare dei diritti e' il fotografo.
Tali diritti possono essere trasferiti, a titolo gratuito ovvero oneroso, ad altri. In mancanza di tale trasferimento, come e' comune, i diritti rimangono in capo al fotografo che quindi e' l'unico che puo' intentare causa.
Per quanto concerne il GDPR invece e' la meretrice che risulta essere la titolare dei dati e che quindi puo' richiedere la messa off-line del materiale.