NOME: Sindy
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http://escortinn.org/D03473SOMIGLIANZA ALLE FOTO: è lei - le foto sono recenti e non photoshoppate
NAZIONALITA': russa
ETA': 26 anni
ALTEZZA: 1,70
RATE CONCORDATO: 2VU x half hour (alla fine diventata quasi un'ora per via dell'ottimo social time post-trombo)
SERVIZI ELARGITI: Bj - RAI 1 - GFE (FK concesso per simpatia reciproca, ma non previsto)
INDIRIZZO: zanardi alta
Attitudine: Amichevole
PROPENSIONE: professionale, appassionata e intelligente
VOTO DA 1 A 10: 7 abbondante
Rapporto qualità/rate = 8
RECENSIONE:
penalizzato due giorni fa dal missile terra-aria 'Aysa', attingo alla mia inesauribile natura di esploratore seriale sempre disposto a vedere il bicchiere mezzo pieno. Dunque rimescolo su internet per trovare qualcosa di interessante che faccia al caso mio. Lo sguardo si posa sulla biondissima Sindy, 26enne russa appena arrivata in territorio rossoblu. Ciò che segue è la telecronaca della mia esperienza, nella consapevolezza di essere stato fortunato e anche bravo a creare il giusto feeling con la ragazza. Ragazza, peraltro, che ci ha messo del suo. E questo avvalora la tesi espressa nella recensione dell'altro ieri, in cui sostengo che gran parte della differenza, nella vita, la fa l'ATTEGGIAMENTO... In questo campo, Sindy è brava. Di un altro pianeta rispetto ad Aysa.
La bionda moscovita (che, per la verità, è originaria del contado, ove il divo Fedor Michaijlovic dovette ambientare numerosi capolavori) è agevolmente reperibile in orari meridiani.
Cortiletto interno a due passi dalla 'Ghislera': stessa location dove mesi fa incontrai la mitica 'Nina' (quando tornerà quell'angelo sotto le Due Torri? speriamo presto...) fuori dunque da occhi indiscreti, sicché il visitatore, liberato da impicci burosaurici e portinaie sdentate e maleolenti, ha tutto il tempo per abbandonarsi al solito, immancabile pensiero: sarà proprio lei, come le foto ritraggono..? Pensiero che si dissolve quando Sindy si manifesta dietro il portoncino.
Sui trampoli è ben più alta di me, e mi introduce nei penetrali della sua tana sussurrando impercettibili dolci fonemi. I crini platinati, brillanti, sino alle spalle. La fronte e l’incarnato sono chiari e trasparenti d’ambra; gli occhi grigioverdi cangiano dal triste al vivace, a seconda dell'espressione. Piangono e ridono allo stesso tempo: roba rara da vedere. Il naso di bambola è spiritoso, non banale, gli zigomi aristocratici e pure meritocratici (ossia a merito della mamma che l’ha fatta, cedendo le proprie indubitabili grazie a non so quale sanguigno Kirghiso); la bocca carnosa delineata netta senza ombra di cosmesi (non ve n’è davvero bisogno), il collo alto e sottile.
Non sa bene dove mettere le lunghe mani (per il momento), e questo la rende simpatica. La seguo nell’appartamento in penombra, ampio, ordinato e pulito. Posso apprezzare il suo incedere lievemente impastato da bella gheparda. Un baby-doll, più spiritoso che attizzoso, ne cinge i fianchi; le lunghe gambe e il resto dello chassis inferiore son più da appassionata matrioska – Anna Karenina, per l’appunto – che da cubista. Anche se, a onor del vero, nel corridoio svetta un poster, ben fatto, che la ritrae in posa da gatta da night.
L’alcova – e dunque il talamo ove si consumerà l’amplesso – son rischiarati unicamente dai ben pochi lumen della camera. Tutto è silenzio e pace. Par d’esser sulla vetta del Kilimangiaro. Ma la temperatura sale, all’improvviso, quando Sindy pone (leggiadra) mano ai bottoni: si spoglia e mi spoglia, sempre ridente e delicata, disvelando un quarto di secolo di innocenza (fate voi): nel seno naturale, su cui solo il segno di Dio si è posato, e giammai il bisturi terragno; e nel profumo di muschi di erba di tutta la steppa siberiana, da nord fino all’estremo sud delle membra flessuose.
Cosa sentire, dove arrivare. Ma dipende da voi, cari: è perfettamente ovvio che io, in materia, non ho alcunché da insegnarvi. Intendo dire che Sindy vi sfida, amabilmente, a inventarvi ciò che più vi piace, pur entro i limiti della più rigorosa profilassi. E’ troppo nobile per industriarsi nelle acrobazie ginniche di qualche preclara collega: sicché, chi privilegia l’iterato meccanico stantuffo si rivolga altrove, please...
Non voglio dire, tuttavia, che Sindy non sia versata alle più sopraffine arti muliebri: ed invero, è maestra nel bacio della mucca, del gattino e anco del cagnolino; talentuosa nello smorzacandela, di esecuzione per nulla accademica; stesso dicasi per il vis-a-vis, ove ci si perde nella catarsi delle sue diafane orbite, e il 77 morbido, e l’appassionato 100, meno 31; il doppio cheesburger, il triplo (volendo e potendo) seltz, il superenalotto, la ruota di Bologna, e compagnia cantando; ma tutto, e sempre, con sublime candore e perfetta naturalezza.
E' socievole ed espansiva, ma al tempo stesso anche sobria, discreta, e in certo qual modo pure saggia – sempre considerando la (meritoria) attività che svolge, che non è certo filosofeggiare alla Sorbona.
Per un onesto (a mio modo di vedere) 2VU, la bella Sindy vi offrirà non solum un sano sfogo alle passioni (ci si va per quello, o no?), nelle varie fantasiose stuzzicanti modalità di cui sopra, sed etiam, un piacevole benché necessariamente transitorio oblio, al logorìo carciofesco delle vostre fermate a richiesta, delle vostre chiavi inglesi, dei vostri navigatori satellitari, delle vostre estenuanti fatture o scartoffie...
Un abbraccio e buona domenica.
Stan