RIFERIMENTO INTERNET:
http://www.tuttoannunci.org/brescia/...82-idc105.aspxCITTA DELL'INCONTRO: Brescia
NOME INSERZIONISTA: Simona
NAZIONALITA': Moldava
ETA': giovane 20 circa
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si, fisicamente
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai 1
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO:30 min
DESCRIZIONE FISICA:piccola, ragazzina, bel seno, viso "non proprio una gran figa"
ATTITUDINE: rimandata e bocciata con 7 in condotta
REPERIBILITA':ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: postaccio
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato
IDXd6c3d448664790fdb2cf14dbc88e7919 xx):
IDXe84fed00793a3c33cc857356a637fa83 XX
E' la canzone giusta per l'ambientazione
http://www.youtube.com/watch?v=MXlWuCy6w5sIo,
io svogliato,
io curioso,
io,
io penso,
io parto,
io....
io sono uno stronzo!
Ma spesso arrapato...
Beh! Non so voi, ma io tengo controllato il “panorama”, forse anche troppo. Mille fantasie, qualche pippa (ebbene si!) ed ogni tanto sogno e viaggio, attraversando il mondo di Erzulie.
http://it.wikipedia.org/wiki/ErzulieSegnate le stelle e le rotte navali, parto in quel di Brixia, cerco, cerco, ma la musa mia si nasconde bene, fino a che (maledetta urbanizzazzione dei miei testicoli) trovo l'isola che non c'è.
“Quindici uomini, quindici uomini, sulla cassa del morto...”
Come ambientazione ci siamo, postaccio da pirati, per rimanere più tranquillo lascio l'imbarcazione in una caletta a fianco.
Mi dirigo verso la locanda e fuori 3 marinai, ma io son baldo e impavido (all'apparenza), ci giro intorno senza incrociare sguardi, mano sulla porta (che già sapevo aperta) ed entro nel buio corridoio, accendo il lume e busso la cellula della nota Simona.
...Già conosciuta, un paio di lune prima, ma senza soddisfazione, anzi in quel frangente tornai a casa con un po' di tristezza, rimorso verso me stesso e la mia inguaribile voluttà...
Sembra una frase fatta, ma niente è più reale...la carne è debole...e la capa è tosta!
Quindi ecco il ritorno sui miei passi, giusto, passi, pochi per raggiungere la stanza, ma difficili da fare con spesieratezza, 4 occhi , 2 spenti e 2 bugiardi, come detto è un dis-ambiente, abbastanza disarmante, la presenza in eccesso pesa non solo su di me, ne sono quasi convinto, pesa molto anche a Simona.
Dentro, è proprio uno squallore, faccio comunque bel viso, lasciando i frutti pescati con tanta fatica.
Ecco che mi assale, la voglia, lascio ogni tipo di perplessità alle spalle, ora comandano loro...
le mie PALLE!
Provo ad assaggiare il collo, i colli ed in punta di lingua la vulvetta con ricrescita, pronto a mollare subito gli ormeggi, in quanto, né io, né lei abbiamo visto il mare (chissa...mar nero...mar morto), lei non è morta nella carne, ma nello spirito e dopo poco mi ricorda che in mare si usa il canotto di salvataggio...che tristezza, non tanto per il salvataggio, ma per l'inadeguata fretta.
Ma non mi lascio trasportare dai suoi vènti, ma dai suoi vénti (accenti di pronuncia) e con bocca calda e sgommamento comincia a prendere corpo la mia libido, devo essere sincero, niente di trascendentale, ma di sicuro effetto, ad effetto causa e concausa, “oblatio ovis, acer penis” (non processatemi se ho scritto una cazzata, mi diverto così), in parole povere la cagnetta sottostava alla mia figura, gemendo qui e là, con il mio ego domine dei miei sensi e delle mie pulsioni.
Ecco le parole maledette, agli antipodi del piacere:
Ma non vieni?
No. Girati, prendimelo ancora un po' in bocca.
Un po' perplessa e con fare svolgiato Simona si dedica un Karaoke con il mio microfono (ops...la mia maestra mi avrebbe dato un – per il fuori tema).
Da buon navigatore voglio tornare a vedere il cielo, in questo caso mi viene in mente Paoli, ma tanto è bella la canzone, tanto lei è poco capace di nascondere la sua scialba espressione, nonostante l'impegno fisico suo e mio. Chiudo gli occhi. Cerco...ma niente...sto naufragando.
Ci vuole un cambio di rotta, la sposto e chiedo un ritorno alla natura, ma ottengo solamente risposte negative o rilanci che io non mi posso permettere.
Che si fa? I suoi occhi parlano chiaro, fine, ma non se lo può permettere e questo è triste.
Prova a manovella, ma io e sopratutto lui non accettiamo.
Homo erectus...e animale sia.
Lei seduta ed io in piedi davanti con una gamba sollevata sul letto.
Mi faccio rimettere un goldone, che mi era stato tolto.
Mano destra a massaggiare le palle, mano sinistra in aiuto su mia concessione.
Brava Simona! Se si mette d'impegno ottiene buoni risultati.
Sputa un paio di volte a terra, per la troppa saliva, che spreco, io tengo la sua testa con le mani e spingo abbastanza ma non da farle venire i conati, ecco che mi sale un cerchio alla testa, devo chiudere gli occhi e concentrami, fino....aaaaa....chee....oooooo
Ecco ritornare l'inadeguatezza, una storia senza lieto fine lascia sempre l'amaro in bocca.
Appena venuto vengo mollato subito e tutti sappiamo che è proprio in quei 30 secondi a seguire che si ottengono spesso brivi e scosse di piacere e come poter parlare e dire continua non ti fermare, in quegli istanti di totale disconnessione?
Mi devo arrangiare in tutto, pulirmi con un fazzoletto di carta e comunque sempre tenere il sorriso con chi, suo malgrado, mi ha fatto godere.
Saluti a lei, alla mamasita (?) e saluti silenziosi ai 3 marinai che se la ridono vedendomi uscire e dileguarmi nella notte...
Solo una condiderazione:
A volte cerchiamo l'isoletta incontaminata, a volte il villaggio turistico, ma è la nostra propensione al piacere che ci fa gustare i momenti, attimi interminabili.
Ci tornerò? No.