A proposito di CUNNILINGUS, DATY, LECCATE, o SUCCHIATE (ciascuno ha la sua tecnica) che dir si voglia ma che CI PIACCIONO TANTO, e, a quanto leggo, soprattutto ILLIMITATAMENTE messe in pratica con la MITICA ANGELA (non farci sospirare ancora, ANGY, rispondi al telefono!) sono dunque andato a riprendere una vecchia poesia di D.H. Lawrence (più noto come scrittore)
i cui primi versi me li ripeto a memoria (sul serio!) fra me e me, eccitato, mentre lecco, ahimè solo per qualche minuto mica per due ore come con l'Angela.. la passerina della mia pay preferita (meglio.. leccavo, prima cioè che lei ultimamente me lo proibisse).
Una poesia che contiene questi versi sensuali e seduttivi :
Mi piaci, putrida,
deliziosa marcescenza.
Mi piaci succhiarti fuori dalla tua pelle,
così bruna e molle e sempre più soave,
così perversa...
Sorbe, nespole dalle morte corone.
Ascolta, meravigliose sono le esperienze degli inferi,
orfico, delicato
Dioniso del Sotterraneo Mondo.
Un bacio, uno spasimo d'addio e un momentaneo
orgasmo di distacco,
poi solo, lungo l'asfalto bagnato della via,
fino alla prossima svolta,
e là una nuova compagna, una separazione nuova...
una nuova ebbrezza di solitudine,
tra le foglie che si decompongono, gelate.
C'è da chiudere gli occhi lottando per non piangere. Non ho mai letto una poesia più bella. Se fosse ancora vivo, proporrei subito di nominare D.H. Lawrence
" Socio Ad Honorem del Forum ".
Chi meglio di lui per rappresentarci tutti !