Con un buongiorno
a tutti gli stimaticolleghi, vorrei esordire con un resoconto della mia ultima esperienza.
Premesso il fatto che mi considero non più alle prime esperienze, che ho incrociato i mari che vanno dal Golfo di Genova al Monterosso di Binasco, dagli FKK di Francoforte al Babylon di Vienna, dall' Andiamo di Villach, al Corona di Lugano, dal Sixty9 di Chiasso al Colosseum di Augsburg, dico a me stesso, cazzo ci sono andato a fare al CM sullo stradone del Ponte Tiziano?
Come si diceva da queste parti, una due generazioni prima di me, considerando le grazie di una ragazza per la quale si era nel dubbio circa il limite minimo della sufficienza per il quale promuoverla o meno, si finiva per assolverla con un: "..ai n' uma muntà anca d' pès, e püra à paganda". Si, però..
Perché non lo so, spinto dall' animaletto, tanto lo sapevo già però.., con tutte le volte che sono stato ad Alessandria per lavoro ed ho visto l'insegna e non mi sono fermato, ho voluto fare un girettino al CM vicino al ponte Tiziano.
Suono, mi apre una tipina che, seppur con un pò d' indulgenza per il viso cinese schiacciato si potrebbe definire graziosa. Tailleur blu-camicetta-minigonna-tacchettino, entro e mi fa accomodare in una stanzetta con lettino, dicendomi di spogliarmi che "lagazza alliva". E capisco che va a finire il collega che c'è nella stanza vicina.
Ed io aspetto e non mi tolgo neanche il fazzoletto dalla tasca dei pantaloni. Aspetto. Aspetto in piedi il colpo sotto la cintura che sto per ricevere. Finché entra una poverina, probabilmente giovanissima, non solo brutta poverina, ma da come è vestita e pettinata rappresenta pure un' offensivo ed oltraggioso forte ritratto della miseria, un' ottima scelta se volutamente scelto per richiamare in una foto di Oliviero Toscani ogni possibile senso di colpa in uno spensierato punter. Mi incazzo e con un tono del quale non sono orgoglioso dico "NO! NON VA BENE!". Arriva subito la piccola hostess dell'inizio, sorride, "aspetta aspetta adesso alliva". Mi sembro Oliver Hardy in uno dei suoi "mmmMMM!!!!!".
Arriva una bruttina ma dopo lo spavento subìto è quantomeno rassicurante, vestita in maniera sciatta ma dopotutto sono lì per un massaggio, mi da l'impressione di essere preparata..ok, mi fermo.
Fa finta di riconoscermi, mi saluta con la confidenza di una vecchia amica (cosa sono queste confidenze?), mi dice spogliati e sottovoce mi butta lì "80 tutto compleso, tutto! tutto e poi facciamo vasca". Replico con un vabenemanientevasca, docciaebasta. Pago subito come richiestomi. Mi spoglio ma chiedo di cambiare il coprimaterasso stropicciato,prova a replicare ma esegue.
Piacevole, molto basic ma piacevole. Troppo olio Jhonson ma si capisce che conosce i fondamentali. Poi, proseguendo troppo metodica, dopo aver ogni tanto mostrato interesse per l'area gioielli di famiglia, "gilale"..
Sveglia e si complimenta, stupidamente innaturale, per il piccolino che le esce dalle due mani. Continua il lavoretto più concentrata e appena è sicura del mio punto di non ritorno mi sussurra all'orecchio, sgraziatamente pervadendo l'aria del suo alito, che mi ricorda l'odore del ramo di Cengio del Bormida anni '70 e credendo di avermi in pugno più di quanto non lo fosse il Piccolino che continuava a trastullare, col suo sorriso ebete "facciamo 100 così poi facciamo doccia". Strabuzzo gli occhi.
Non resisto, e senza rispondere allo sleale quanto nauseante gesto, con il palmo della mano le allontano il viso sorgente di quella zaffata maleodorante e lei imperterrita continua il suo esercizio, anzi cambia velocità e sembra abbia azionato il frullatore. Anzi il robot da cucina con l'utensile segotto. Maddai..
Ok, mi lascio andare così mettiamo fine alla farsa. Invece no, il programma prevede ancora l'asciugatura e la stiratura dell' area contaminata, affinchè lei possa, nel relax time post Climax, appoggiare la sua testolina in maniera tanto finta quanto innaturale sul mio petto. Prima da un lato e poi dall'altro. E con la testolina i suoi capelli unti. LOMANTICISMO.
Um ven onsi.. mi sale l'unto..
Eddai...
Mi alzo, vado a piedi nudi perchè le ciabatte mi fanno schifo quanto il resto, ed in piedi nella vasca di plastica finto legno mi lavo velocemente a mò di doccia. Mi aiuta. Mi aiuto da solo e velocemente, con un bagno schiuma di marca rigorosamente e cinesemente anonima. Mi rivesto con la velocità di un pompiere in allarme, ho già pagato anticipato come richiesto , meno male così è una cosa già fatta, ed esco nel corridoio. Lì ci sono anche le altre due, la receptionist (!) e la possibile candidata di Oliviero Toscani, o meglio lo scatto di un reporter di guerra dal fronte de Vietnam dopo un bombardamento al napalm. L'icona della nostra.. dei miei sensi di colpa. Perchè non riesco a smaterializzarmi ed a chiamare il tele trasporto? Chiedo di uscire dal retro, fatiscente ma pazienza. Dal cortile (fatiscente) trovo un' altra porticina, e.. sono nuovamente sullo stradone per il ponte.. ma vaff..!! macchina macchina, chiave, brum brum..
..a n'uma muntà anca 'd pèss e pùra à paganda, sè.. però s'à mal fava d bèle à sul al manniu, l'erli nent pù meji?