NOME: Denise
NAZIONALITA’: Romania
ASPETTO: bionda, occhi marroni (mi sembra), un bel culetto, seno chissà-chi-lo-sa (l'apparenza è fra una seconda e una terza)…
RATE: solito standard di VU-20 x BJ+RAI1 e VU-30 x BJ (non so altro e non mi interessa scoprirlo)
ATTITUDINE: missile
LOCATION: all’entrata di Torrevecchia Pia, in uno spiazzo prima di un benzinaio (45.290192, 9.288367)
Svestita di una minigonna gialla inguinale, l’unica che mi tentava fra quelle viste sulla Valtidone è Denise, romulana a Milano (ma sarebbe meglio dire Pavia) da solo 3 giorni. Rapidissima intervista per chiarire il rate, la carico e mentre andiamo verso il suo imbosco mi dice che è in Italia da 3 anni ma che prima lavorava a Torino. Colpo di scena: la stradina campagnola da imboccare è chiusa da qualcuno con sbarra e lucchetto. Sbuffa e mi porta altrove, in zona demenziale, alla fine di una pista ciclabile dove infatti mentre parcheggiamo passa un anziano che guarda e scuote la testa… (*)
Come purtroppo mi sta succedendo troppo spesso, anche questa appena incassato il conquibus si trasforma.
Mentre veste il birillo con cingolato pirelli rosso le chiedo di spogliarsi un po’. Risposta secca: “No. Se vuoi tocca”.
Ahia che male… il missile comincia a farsi largo alle mie spalle…
Comincia il lavoro e il missilazzo avanza sempre più rapido: prende in bocca i primi due centimetri - praticamente arriva a mezza cappella - e più in giù non va.
Up and down ripetuto ad infinitum.
Chiedo se lo lecca un po’. Risposta: “No. Io non lo faccio”.
Cerco di toccarle almeno il seno. “No. Sono scomoda”.
Al quarto minuto mi chiede se sto per finire. Stavolta rispondo io: “No. Se andiamo avanti così non ci riuscirò mai…”.
Al che alza la testa e parte con una sega a 150 all’ora.
Tento la carta dell’ironia e le faccio notare che quella avrei potuto farmela da solo. Risposta: “Non sono una macchina da pompini”.
2 minuti dopo lo riprende in bocca esattamente come prima. Tempo 60 secondi e mi richiede se finisco. Provo a scostarle i capelli sperando che almeno la sollecitazione visiva sia di aiuto. Risultato: stacca la testa dall’uccello e la allontana.
Il (mio) dolore anale a quel punto è diventato ormai stratosferico. Minkiaaaa!
Mi aiuto da solo con la mano per porre fine allo strazio pensando ad altre fanciulle e altri momenti e finalmente capitolo. Non faccio in tempo a dire “Ooh, dai che v…” che lei si è già staccata e ha preso in mano il kleenex da darmi per pulirmi.
A quel punto decido di fare con tutta calma. Mi pulisco, tiro su mutande e pantaloni poi scendo a pisciare contro un albero. Mi accendo una sigaretta e pian piano mi rimetto al posto di guida manovrando il sedile finché non trovo la posizione giusta. Metto in moto ma dopo 5 metri mi rifermo per allacciare la cintura. A 20 all’ora la riporto in postazione - mettendoci più di 5 minuti anziché l’uno e mezzo necessario - tutto senza dire più una parola.
Lei scende dicendo grazie, ma preferisco andarmene senza neppure risponderle mentre penso che, senza mezzi termini, una ciofeca di pompino più ciofeca di questa non l’ho mai ricevuto, e che una tipa che non mi rivedrà mai più neanche se a pagarmi fosse lei…
Buone OTRombate a tutti!
(*) ripensandoci… forse è perché l’aveva provata anche lui