CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Giuliana
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 28
DURATA DELL'INCONTRO: circa 45
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere 100%, mantenuto quanto promesso
LOCATION: carina e pulita
SERVIZI OFFERTI: FK, BBJ, TJ, RAI 1, RAI 2, COB
RATE DI PARTENZA: 2vu
RATE CONCORDATO: 2vu
PULIZIA: esemplare
PRIVACY: sufficiente
SENO: il punto forte, sarà una quinta
ATTITUDINE: socievole e disponibile
REPERIBILITA': alla prima telefonata
BARRIERE ARCHITETTONICHE : un gradino all'ingresso dell'edificio e uno anche all'entrata dell'appartamento
LA MIA ESPERIENZA: assolutamente gradevole
VOTO COMPLESSIVO: 8 1/2
COMMENTI SUL SERVIZIO:
RECENSIONE:
Vi riporto un sogno nato nel medesimo tempo in cui ne stavo vivendo un altro: Mentre mi godevo i servizi di tale Carol Bon Bon, ammiravo, nella camera in cui stavo consumando, due foto di una di lei collega, Giuliana, immaginando, mentre Carol si ingozzava della mia nerchia, di potermi a mia volta riempire la bocca delle tettone che vedevo in quella foto. Lasciati passare alcuni giorni per ricaricarmi a dovere, ho preso contatto con Giuliana e, in men che non si dica, ho stabilito un appuntamento, ulteriormente ingrifato dalla disponibilità e dalla simpatia mostrata al telefono dalla donzella. Ovviamente, mentre mi recavo sul luogo del misfatto, mi chiedevo se si sarebbe trattato di solo fumo o anche di arrosto. Comunico di essere arrivato con una veloce telefonata nella quale mi si prega di attendere 5 minuti, ne passano poco meno di 10 e vengo richiamato per essere invitato ad entrare. Mi apre una ragazza sorridente, piccolina, mulatta chiara, abbigliata con una splendida tutina nera a rete, su tacchi vertiginosi, che mi fa subito accomodare nella camera in cui vi dicevo di aver visto le sue foto. Tempo di chiudere la porta, si siede su un tavolino e inizia a provocarmi, mettendomi le gambe addosso, sulle spalle, e avvicinandosi col suo bacino al mio. Dopo un pochino di conversazione, elenca, su mia richiesta, il menu e io scelgo l'opzione "completa- mezzora" a 2vu. Qualche bacetto, un altro po' di chiacchiere lungo le quali ho modo di iniziare a rendermi conto che la tipa non è di quelle con l'ansia del tempo che passa, e mi conduce in bagno, dove provvede personalmente a lavarmi con cura e delicatezza l'intera artiglieria, e il lavaggio, nella fase di risciacquo, si tramuta in un piacevole handjob e presto anche in un caloroso benvenuto di bocca, che mi fa presagire ciò che di lì a poco sarebbe successo. Trovo gradevole, poi, il fatto che, terminato di occuparsi del mio lavaggio e di "assaggiare" il mio fratellino abbia provveduto con uguale cura, alla mia presenza, al lavaggio della sua patatina e abbia poi fatto uso, invitandomi a fare lo stesso, di colluttorio, che mi ha offerto in un bicchierino monouso. Tornati in camera, ci siamo schiaffati la lingua in bocca e sono stato io il primo a levarla, in quanto la mia bocca non vedeva l'ora di riempirsi di quelle belle tettone, certamente rifatte ma in modo soft, nel senso che hanno acquisito volume e quota ma hanno mantenuto un grado di morbidezza che ti instilla un momento il dubbio riguardo al fatto se siano naturali o meno. Sono potuto rimanere a baciare, leccare e ciucciare fino a quando ho voluto, senza richiami da parte sua se non in un momento in cui, preso dall'ingrifamento, ho effettivamente ecceduto con l'entusiasmo, e con i denti..... Poi la ho fatta scivolare verso il basso, in modo da ritrovarmi con la mazza fra quelle poppe e le si è presto cimentata in una spagnola-pompino da infarto, che in breve mi ha portato ad alzarmi, chiederle di sedersi sul bordo del letto e proseguire facendomi spompinare mentre stavo in piedi. Cosa che lei ha fatto a lungo e con trasporto, non tralasciando di lanciarmi sensuali occhiate di intesa mentre si riempiva la bocca con la mia mazza e, quando glieli ho porti, anche con i miei gioielli. Ad un certo punto, ingrifatissimo, mentre lei continuava a dargli di bocca, le ho chiesto io di mettermi il preservativo, mi sono sdraiato sul letto e lei mi si è seduta sopra e ha iniziato a menare le danze, offrendomi al contempo le poppe da succhiare ancora prima che io la afferrassi per mettermele in bocca. Abbiamo proseguito per un po', cambiando posizione, facendola girare di schiena e ha continuato a montarmi con decisione, fino a quando io non le ho chiesto di ridurre l'entusiasmo per riuscire a trattenermi e poter continuare a godermi la situazione. Poi un po' di missionaria, un po' di gambe sulle spalle e le ho chiesto di proseguire a pecorina. Si è subito girata e mi si è offerta inarcando bene la schiena e poggiandosi sui gomiti invece che sulle mani, lasciandomi variare senza problemi sia il ritmo sia la profondità delle mie spinte. Dopo qualche minuto le ho chiesto di cambiare canale, lei ha velocemente lubrificato il suo punto di ingresso e, con la mano, vi ha condotto dentro con delicatezza e gradualità la mia nerchia, dura come un palo. Dopo aver completato la procedura di ingresso, mi ha lasciato libero di spingere, senza cercare di contenermi con la mano o con altri trucchetti del mestiere e ha continuato ad ansimare come faceva mentre mi dedicavo a rai 1, dandomi l'impressione di essersi lasciata andare ad un certo coinvolgimento in ciò che stava facendo. Mi sono dovuto fermare più volte per non venire e poi le ho chiesto di poter proseguire a sintonizzare rai 2 , però di faccia. Anche a questa mia ennesima richiesta ha reagito ottimamente, con un ammiccante sorriso e un " sei proprio un porco", si è messa in posizione, ha ricondotto, questa volta velocemente, il mio pisello dentro il suo sederino e, mentre io stantuffavo liberamente, ha iniziato a stringersi le tette e a guardarmi in modo provocante. Mi sono fermato un attimo, ma ho capito che sarebbe stato inutile, ho accelerato nuovamente, mi sono sfilato, ho levato al volo il gommino e ho sparso la mia pioggia bianca sul suo corpo, arrivando oltre le tettone, ben imbiancate e fino alle spalle. E' rimasta a farmi ammirare quello spettacolo, dicendomi che doveva essermi piaciuto se avevo schizzato tale quantità di "latte", come lo chiamano tutte le sudamericane, che siano di lingua portoghese o spagnola, poi mi ha chiesto di passarle i fazzolettini di carta che erano sul tavolo per darsi una asciugata, si è alzata e si è diretta verso il bagno. Al suo ritorno mi ha invitato ad usare a mia volta il bagno senza farmi problemi di tempo. Poi mi sono rivestito con tranquillità, qualche altra chiacchiera in un clima molto cordiale e amichevole, sorrisi, bacetto sulle labbra prima di aprirmi la porta che, dal mondo dei sogni, conduce in quello della meno piacevole realtà.....