Ragazzi, riemergo da circa tre settimane di "quarantena" per il noto problema di accesso al sito, che credo molti di voi abbiano sperimentato, ma che solo recentissimamente sono riuscito a capire come risolvere, grazie alla cancellazione dei cookies.
Nel frattempo ero stato ancora da Carla, e, al di là dell'incontro in sé, che è stato fantastico quanto il precedente, non posso fare a meno di raccontarvi un aneddoto emerso nel corso delle chiacchiere post-coito con l'angioletto dominicano (che, sia detto per inciso, anche questa volta mi ha tenuto con lei per un prolungato extra-time coccoloso).
Premessa: vi ricorderete come, nel corso degli incontri di quest'anno, abbia completamente cambiato idea riguardo a Carla, che fino all'anno scorso ritenevo un po' una stronzetta e invece ho capito essere una ragazza dolcissima che adottava certi atteggiamenti a scopo puramente difensivo (o anche per inesperienza).
Ricorderete anche che, all'inizio di questo thread, molti di noi (me compreso) avevano segnalato come l'anno scorso Carla fosse solita non levarsi nemmeno il reggiseno, durante la maggior parte dei rapporti, se non eventualmente a fronte di un sostanzioso pagamento extra, e avevamo attribuito questo atteggiamento a scazzo, poco rispetto del cliente, esosità, et similia.
Ebbene, qualche giorno fa, quando ci siamo visti, Carla mi ha raccontato che quando aveva iniziato a lavorare nei vicoli, non vedendosi intorno altro che tettone e maggiorate, aveva cominciato a provare vergogna per le sue tettine (chi l'abbia provata, ma anche chi l'abbia semplicemente vista in giro, avrà notato che ha delle poppette graziosissime ma di misura minima). Quindi, se non si toglieva il reggiseno quando lavorava con i clienti, non era per pigrizia o per scarsa professionalità, ma perché si vergognava di mostrare il suo seno, ritenendosi troppo piatta per reggere il confronto con le altre lavoratrici del centro storico (e chiunque di voi abbia conosciuto una ragazza con le tette piccole, saprà bene quanti complessi le donne siano solite farsi a riguardo e quanto quindi sia credibile il racconto di Carla: stanno sempre a confrontarsi tra loro la grandezza dei seni come alcuni di noi farebbero con quella del pisello!).
Certo, se un cliente si dichiarava disposto a pagarle un'extra per farla spogliare completamente, lei non era nelle condizioni di dire di no, dato che di quei soldi aveva bisogno. Ma mi ha raccontato che in una di queste circostanze era stata traumatizzata da un cliente più stronzo degli altri, che, dopo aver pagato un "ventello" in più per farle togliere il reggiseno, l'aveva umiliata dicendole qualcosa del genere: "Cosa ti coprivi a fare, che non c'è niente da vedere?". E Carla mi ha raccontato (il tono era genuino e sincero, ve lo giuro, e faceva tanta tenerezza!) che quando era tornata di nuovo in strada dopo quel cliente continuava a sfregarsi gli occhi e non riusciva a trattenere le lacrime, ferita da quel colpo basso proprio su quello che sentiva come il suo punto debole!
Poi, col passare dei mesi, si è resa conto che, per quanto incredibile fosse questo ai suoi occhi, a molti clienti (come me) lei piaceva proprio per le sue tettine piccole e aggraziate, e addirittura alcuni le rivelavano di andare a cercarla apposta per questo, dato che quei seni da adolescente rappresentavano un'assoluta rarità nell'ambito del centro storico genovese. In questo modo, pian piano Carla si è un po' riconciliata col suo corpo, al punto tale che ora non solo non si sognerebbe mai di tener su il reggiseno quando riceve un cliente, ma è arrivata a non portarlo proprio! In entrambi i casi in cui sono andato da lei quest'estate, sotto al vestitino portava solo un micro-perizoma leopardato, ma le poppette erano già nude. Devo dire che, secondo me, questa rinnovata consapevolezza che il suo petto possa essere considerato attraente, senza più bisogno di nasconderlo ed anzi potendolo esibire con disinvoltura, dev'essere stato un passaggio fondamentale in quell'evidente cambio di carattere da parte di Carla tra l'estate scorsa e questa: adesso non è più sempre sulla difensiva, con quel timore che si trasformava in aggressività repressa, ma è diventata sciolta, affettuosa, più sicura di sé, e dunque anche più generosa con il prossimo in generale e con i clienti in particolare...
Quanto a me, vi posso solo dire che devo stare attento a non affezionarmi troppo all'angioletto dominicano...
Allarme rosso!