Non voglio intasare la sezione con delle mini rece, quindi le raccolgo in un'unica esposizione.
1. Passaggio con ingorgo (circa 2 mesi fa): sono circa le 7,00 di mattina, passo giusto per dietro la stradina del mattatoio Togliatti, quella che porta sulla collatina da grande piazzale dove fanno il mercato, e ti vedo una t-girl che chiede un passaggio. La tipa è formosa ma al punto giusto, e poi considerata l'ora ogni buco è trincea, alta, mora, belle bocce rifatte ma piacevoli al tatto, diciamo una quarta, capelli neri e aspetto da signora da trombare, un aspetto normale senza esagerazioni tipiche delle t-gatte. Mi dice accompagnami a casa, che ti faccio un regalino. Certo, non cercavo altro, e la carico, quindi ci dirigiamo verso la Tiburtina direzione casal de' pazzi. Mi dice 10 minuti e siamo arrivati, e mi indica la strada, sennonché svolto ad un incrocio e mi trovo imbottigliato nel traffico. Mi sono fatto mezz'ora di fila con addosso gli occhi degli automobilisti delle auto a fianco, in quanto la tipa non era appariscente ma c'aveva due bocce ben esposte, a ben guardare si vedeva che tipo fosse, e comunque è stata tutto il tempo a ravanarmi tra le gambe a dirmi "che bel l'uccello che bell'uccello" e a tirarmi una mano (mia) sulle tette (sue) dicendo "strizza bene che mi piace". Quando finalmente mi libero dall'ingorgo causato dai lavori in corso, imbocchiamo la Tiburtina quindi iniziamo a salire per via casal de' pazzi, quando mi dice che però vorrebbe tanto, ma non può farmi salire perché non è sola e l'anima santa della sua coinquilina non vuole estranei a casa. Mortacci tua, sto per dire, ma mi anticipa e mi fa: però ti porto in un posticino qua dietro, così te lo succhio bene bene... Considerati i suoi buoni propositi, acconsento e ci appartiamo, si fa per dire, in fondo ad un parcheggio di un albergo della zona, naturalmente passando davanti ad autisti di pullman turistici e persone che stanno uscendo con le valigie e i trolley. Privacy discreta ma solo dopo aver passato le forche caudine, dal momento che là in fondo ci vai solo le zozzerie. Mi calo i pantaloni e va di bbj che è una meraviglia, dopo 5 minuti si stacca e dice sei venuto? No, rispondo io, quello era solo uno spritz, un aperitivo, aspetta che adesso facciamo sul serio: scendo dalla macchina coi pantaloni mezzi calati e passo dall'altra parte, apro lo sportello lato passeggero e mi piazzo davanti a lei, quindi le infilo l'uccello fino in gola mentre le strapazzo i capezzoli con le dita, cosa che gradisce molto, a giudicare dagli affondi deep che mette in atto. Si stacca ogni tanto solo per dirmi che lo vorrebbe nel culo, e mi chiede di metterglielo naked (!): cordialmente declino l'offerta promettendo di farlo in altra situazione, perché così all'aperto non mi sento tranquillo e vorrei finire in fretta. Arrivati al dunque avviso che sto venendo, tipo i boscaioli quando si sta abbattendo l'albero (Timbeeerrr...), lei non fa una piega, anzi affonda ancora di più e continua a succhiare anche dopo la venuta, spremendomi per bene le palle tipo quando schiacci il brick del succo di frutta per non perdere neanche una goccia. Alla fine sputa tutto a terra, pulizie con salviette umide e asciutte, ripartiamo e la accompagno sotto casa, lì vicino, con promessa di rivederla e farle quanto promesso. Mi ha anche cercato con un paio di sms, evidentemente ero di suo gradimento, ma non me la sono sentita di richiamarla. Per chi fosse interessato fa anche fk e ha avuto sempre un atteggiamento passivo senza accenni al proprio birillo. Si chiama Natalia, e la sera sta vicino al fabbricato incompleto della stradina prima menzionata. Inutile mettere il cell., se qualche amico vuole lo fornisco in pvt. Danno 0, ottima prestazione, magari ci ripenso è uno di questi giorni la richiamo per una pompa.
2. Passaggio Arturo Brachetti, ovvero il trasformismo (circa tre mesi fa): zona lungotevere prima del bowling, vedo uno scriccioletto biondo che balla vicino al parcheggio prima del ponte di corso Francia, naturalmente accosto e mi informo, sono quasi le sei di mattina, di solito fine turno per chi lavora in strada, la tipa sembra simpatica, mi dice che ancora deve lavorare e che sta aspettando un amico, ma per 50 la accompagno a casa e ci divertiamo. Guarda, rispondo io, proprio perché sono generoso ti posso dare 20 se ti porto a casa, giusto perché mi tiri il caxxo. Ma io a 20 neanche in macchina, che di bocca prendo 30. Ecco brava, prendi il 30, ma il tram, così ti porta a casa. No aspetta, va bene, dice, accompagnami, ma prima passiamo al bar che devo fare colazione. Ok dico io, e andiamo verso la Cassia. Mi fa fare un giro strano e arriviamo ad un bar, fa per scendere ma le dico di restare in auto che prendo io la colazione, allora chiede un cappuccino con latte di soia e decaffeinato e due cornetti integrali al miele. Ok, faccio io, entro nel bar e ordino un cappuccino e due cornetti: come li vuole? Chiede il barista, come ti pare, rispondo io, e me li faccio imbustare. Nel mentre sono entrati circa 3/4 clienti, ed ho sentito gli occhi di tutti loro addosso, ma in finale chi se ne frega. Risalgo in macchina e ripartiamo, e qui iniziano le note dolenti: mi porta dove abita, in quell'alveare di bassa umanità che sta su via dei due ponti, già citato da me e da altri colleghi. Ma ormai ci sono e vado fino in fondo. Arriviamo nel loculo a due piani, piccolo sotto e piccolo sopra. Sotto ho come la sensazione che ci sia qualcuno nascosto che dorme, ma noi andiamo di sopra, dove c'è il letto. Verso i 20 pattuiti, si leva il reggiseno e le boccette da velina diventano mosce borracce da cammelliere, piccole e vuote. La minigonna che indossava credo fosse imbottita, perché il florido ed invitante culetto da deflorare, una volta messo a nudo, sembra un soufflé sgonfiato come quando apri il forno durante la cottura. Almeno il bbj è discreto, non il massimo ma discreto, così le prendo la testa per spingerla a fondo in un deep, ma mi resta in mano lo scalpo posticcio... Annamo bene, penso, meno male che sotto non ha la testa rasata, ma capelli molto corti tinti di biondo, in attesa di ricrescita naturale. Mi chiede se voglio il suo lato b, no grazie, allora si propone di farmi lei il mio, di lato b, no grazie, e si limita ad accarezzarmi con un dito la zona subito sotto lo scroto, cosa che fa con perizia dato che di lì a poco, grazie alla sua sapiente pressione, la inondo con un fiotto di seme. Non ho chiesto il cell., di sicuro non ho intenzione di ripetere l'esperienza, in ogni caso si fa chiamare Ingrid, ma io non ci andrei.
3. Passaggio la preferisci bionda o mora? (Circa tre mesi fa): zona piramide viale Giotto e dintorni, le sei e trenta circa, sta quasi albeggiando, vedo un supplì biondo che chiede un passaggio, no c'è di meglio in giro, o almeno penso. Tre o quattro vasche e vedo solo un uomo in parrucca (giuro, sono di bocca buona a quell'ora, ma era proprio un uomo in parrucca) ed una forte apprezzabile t-gatta che però un collega carica prima di me. Un ultimo giro, e ti vedo un altro supplì, stavolta mora, mi avvicino e non è che sia granché, ma ha due bei labbroni da pompino e quindi chiedo se vuole un passaggio. Ok, mi dice, poi ti faccio regalino. Va bene, la carico è appena salita noto sbucare dalla borsa una parrucca bionda: ha fatto lo scalpo ad una collega? No, è lo stesso supplì di prima che si è tolto la parrucca. La porto dietro piazza Bologna, ormai è giorno, mi fa fermare in una via vicino al mercato rionale zona Giuseppe vasi, mi dice però che non può farmi salire perché non è sola, e si propone di farmi un pompino in mezzo alla strada (!). Ma tu stai più fuori di me, penso, pensa se passano i vigili e mi fanno la multa perché non ho pagato il ticket del parcheggio: non vedi che ci sono le righe blu? Vieni con me, e la porto dietro alla stazione Tiburtina, quella nuova, in una zona semichiusa al traffico per lavori. In giro ci sono operai al lavoro, sono le sette passate, allora mi imbosco, si fa per dire, all'entrata di un cantiere che non so se sia abbandonato o meno, cmq non distante dagli operai e visibile dalla tangenziale che passa lì sopra poco distante. Scendo dall'auto e per stare più coperto mi posiziono davanti a lei, con lo sportello aperto. Mi incappuccia e inizia un tristissimo bj, con lo stesso brio di un bradipo in depressione, finché non mi stanco e la finisco a pisellate su labbra e guance. La riaccompagno poi a casa, naturalmente non le chiedo recapiti. Unica nota positiva danno 0.
4. Passaggio alla velina porca (circa due mesi fa): mattatoio Togliatti, sono circa le 6, sulla strada una t-gatta tipo velina mora, bel fisichetto asciutto e bel culetto. Vuoi un passaggio? Si, mi dai passaggio a casa? Ok, sali. Andiamo a casa mia, fa subito, abito qui dietro all'alessandrino, facciamo 50 completo. Uhm... Rispondo io, faccio inversione e la riporto dove stava: ma perché? Mi chiede. A bella, m'hai chiesto un passaggio e io quello ti davo, quindi ti saluto. No aspetta, mi fa lei, mi serve passaggio però mi servono pure soldi perché stanotte ho lavorato poco, ed io intenerito dalla situazione rispondo che al massimo le posso dare 10€ Ci pensa un attimo, poi mi dice che va bene, quindi riparto e la porto a casa, nell'esclusivo quarticciolo. Saliamo in un appartamento che mi è familiare, dove appena entrati a dx c'è un altarino con candele votive sempre accese, solo che stavolta non si consuma su un materasso a terra quasi sotto il lavandino, ma si va in camera. Si spoglia e ahimé, le tette sono latitanti, mera illusione frutto di sapiente imbottitura, in compenso srotola un attrezzo che mi chiarisce esaustivamente il concetto di "retrattile" nel senso che aveva un mini tanga in cui non si vedeva nulla, per cui a meno che il suo birillo non sia retrattile non si capisce dove cacchio fosse nascosto. Spiego subito che soy un hombre, per cui chiarito il concetto si siede sul letto e parte di buon bbj, con affondi e leccate di palle che gradisco molto. Si vede che le piaccio in particolare, forse le ricordo qualcuno, perché si eccita molto e mi chiede di prenderle il lato b "naked" (ma che cazzo gli dice il cervello a queste?). Naturalmente rifiuto, allora mi chiede di farlo cmq, perciò mi gomma e si fa prendere in una pecos molto scenografica, con mugolii che mi sembrano sinceri, forse non completamente per merito mio, chissà a cosa pensa... Ad un certo punto si gira perché dice che vuole guardarmi godere mentre le vengo dentro, la accontento e la metto sul letto a scocciacapretto, la bombo ben bene mentre lei provvede a menarselo da sola, e quando le vengo nel cu.o anche lei spruzza sul proprio petto tutta la sua soddisfazione. Atteggiamento tutto sommato gfe, fa fk, molto porca ma attenzione alle sue pericolose inclinazioni al bareback. Si chiama Amanda e lavora in zona mattatoio, numero di cell. agli amici in pvt, per gli altri facile reperibilità in quanto otr.
5. Passaggio non passaggio (circa tre mesi fa): passo per via Cencelli (torpignattara) che sono praticamente le 7 di mattina, però hai visto mai... E infatti passa Claudia, vecchia conoscenza del quartiere, t-girl sulla quarantina che però si difende ancora bene. Ti serve un passaggio? Chiedo con candore, a 30 metri dal suo portone. Veramente sono arrivata, vuoi venire? Si ma ho poco in tasca. Vabbè vieni lo stesso. Varchiamo il portone, nell'enclave della trave (metà dei trans di Torpigna abitano in quel cortile) ed entriamo in casa, in fondo a sinistra, quando verso l'obolo per un totale di 13 euro e 65 centesimi, e noto un'espressione quasi rassegnata in lei che mi dice ma hai sempre pochi soldi? Beh, stavolta sono di più, l'altra volta ti ho dato 10 euro... Pazienza, dice lei, si siede sul letto e parte di bbj ben fatto, si vede (e si sente) che la tipa ha esperienza nel settore. Nel mentre le palpo le tette, che deve aver rifatto perché più sode e palpabili dell'altra volta, e le tasto anche il culo. Ad un certo punto mi chiede se voglio usufruire, perché a lei è venuta voglia di farselo mettere nel didietro, e me lo porge con chiaro invito ad entrare naked (ma allora è un vizio!) faccio notare che dimentica il profilattico, quindi provvede a gommarmi e vai di pecos. Me la sto sbattendo per bene, quando mi dice di avvertirla quando sto per venire. Di lì a poco arriviamo al punto, io in piedi ai bordi del letto e lei a pecora, e la avviso che sto per giungere al capolinea. Fermati, mi fa lei, che ci penso io. Beh, da non crederci, io mi sono fermato e praticamente si è fermata pure lei, ma mi ha fatto una pompa con il culo, contraendo e rilasciando lo sfintere, che neanche un bocchino viene così bene. Grande goduta e soddisfazione di pari proporzioni, pulizia con salviettine umide e asciutte e ciao, ti saluto. Non ho recapiti, la trovi in giro per Torpigna e al lavoro credo al mattatoio Togliatti, ma non ne sono sicuro.
6. Passaggio thriller (un mesetto fa): ne parlo ampiamente nella sezione fake, truffe e truffette.
7. Passaggio a David Copperfield (un paio di mesi fa): passo sulla prenestina dopo decathlon, sono circa le 6 di mattina, una bella puledra brazil, bocce invitanti e culo importante con stacco di coscia notevole, chiede un passaggio. Dove devi andare? Veramente un po' lontano, sulla casilina a finocchio. Va bene, dico io, ti ci porto ma tu mi fai salire un po' a casa? Ci pensa un momento poi dice ok. Mentre andiamo si infila dei pantaloni, sono quasi nuda dice, non posso rientrare a casa così. Bene, penso io, ha anche una sua decenza, mi fa piacere, e chiacchieriamo piacevolmente mentre si riscalda nel tepore dell'auto. Mi dice se ci vogliamo fermare da qualche parte tranquilla per farmi un pompino, ma rispondo che è quasi giorno e sarebbe meglio farlo nel conforto delle mura domestiche. Arriviamo finalmente a casa sua, in una stradina stretta senza uscita e con pochi parcheggi. Mi fa fermare davanti ad un portone e mi dice che abita lì. Guardiamo intorno ma non ci sono posti liberi, c'è n'è uno solo all'inizio della stradina che abbiamo imboccato. Come un coglione (col senno di poi) le dico scendi, parcheggio e vengo, così mi aspetti qui e non ti rifai tutta la strada a piedi. Va bene dice lei, questo è il portoncino, ti aspetto qui. La strada è stretta, perciò la rifaccio praticamente tutta in retromarcia e parcheggio, scendo e, abracadabra! La stradina è vuota! Arrivo sotto il portone ma non ci sono tracce di vita! Mi guardo intorno e niente, scruto se si accende una luce a qualche finestra ma niente, non posso certo citofonare a casaccio, oltretutto c'è un caxxo di cane del cortile di fronte che si è messo ad abbaiare neanche ci fosse la banda bassotti in azione. Quindi, maledicendo la mia coglionaggine, me ne vado, consolato dal fatto di aver assistito gratis ad un numero di magia davvero ben fatto, anche se, come sempre, c'era un complice tra il pubblico, e purtroppo stavolta ero io...
Finisco qui per non essere noioso, grazie per la pazienza e saluti a tutti.
50 sfumature di passaggio...