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Online pueblo1950

Sandra
   2023 Aprile 05, 14:47:09 pm
Anni fa mi accadde una situazione davvero particolare, davvero eccitante.
Andavo da un dentista fuori città perché aveva un modo di fare l’anestesia quasi indolore, spruzzava un po di liquido nella zona da bucare, aspettava pochi minuti e poi affondava l’ago. Non ho mai più trovato nessuno che abbia praticato questo metodo.
Un giorno mi disse: hai bisogno di una bella pulizia dei denti ad ultrasuoni, che ne dici se la fai ora con la nuova igienista? Così la provo, di fatto fai da cavia ma tranquillo è molto brava, l’ho provata su me stesso.
Va bene, dico.
Mi lascia sulla poltrona, passa il tempo e quasi mi addormento chiudendo gli occhi.
Sento la porta aprirsi e mi ritrovo davanti questa ragazza mora, occhi un po a mandorla, un camicione verde e un bel sorriso tranquillizzante che mi dice.
-Pronto? Non le farà per nulla male stia sereno.
Non dico nulla, si mette una mascherina, comincia la sua opera e intanto per distrarmi parla del più e del meno ma di cose interessanti sulla sua isola, è sarda.
Ha una voce calda e sensuale. Secondo me avrà avuto su 25 anni, scoprirò poi che passa i 30.
Ci sono tornato un altro paio di volte nell’arco di 6 mesi, mica per la pulizia ma per lei.
Azzardai.
Le dissi che per il prossimo sabato sera avrei fatto una festicciola a casa, tanto per riunire un po di amici che non vedevo da un po e se voleva venire a bere qualcosa e fare quattro risate in compagnia.
-Le faccio sapere, il suo numero di telefono e l’indirizzo l’abbiamo in rubrica.
I cellulari erano ancora lontani dal divenire.
-Mi farà piacere se trova il tempo, l’aspetto.
Arriva il sabato, dovevamo essere in una decina e invece arrivammo a quasi 25 persone, c’è chi si era portato l’amica, l’amico, la moglie, la fidanzata e la sorella.
Non c’è problema, tra casa e giardino ci stiamo tutti, meno male sono anche arrivati cibarie e bibite.
Verso le 23 suonano al citofono, oddio qualche ritardatario? Un po maleducato magari presentandosi a quest’ora: doveva essere un aperitivo lungo…ma tantè.
Sono Sandra!
Wow beeeeene.
Si presenta con minigonna e stivaloni da femme fatale, completamente diversa da come l’avevo conosciuta in studio, trucco ad accentuare quegli occhi magnetici da cerbiatta ma non eccessivo. Gran bella patacca, pensai.
-Mi scusi l’ora ma non ce l’ho fatta ad arrivare prima.
-Niente paura, arriva nel bel mezzo della serata.
Le offro una coppa di spumante ma dice che preferisce un martini con una spruzzata di gin.
Cazzo questa va giù di brutto penso.
La presento agli altri e mi accorgo che già aveva tutti gli occhi addosso.
E bhe la sua figura arrapante la porge agli occhi, non eccessiva s’intende ma accativante si.
Le faccio compagnia con il drink, poi un altro e poi un altro…cribbio se tazza la tipa e regge anche bene.
Ha un modo di sedersi sul divano che farebbe aizzare un morto: gambe incrociate con questi stivaloni stile Steve Madden, i Dade.
Quando cambia posizione, data la minigonna, si intravedono per un secondo le mutandine bianche, non lo fa apposta secondo me, è un suo modo di porsi per essere sexy. Certe donne hanno degli atteggiamenti seducenti di cui forse nemmeno si accorgono o se ne accorgono fa parte della loro personalità.
Sta parlando con Renato, sto balordo sta facendo il cascamorto e mi scoccia un po.
Mi da fastidio il suo porsi, spesso e volentieri.
Vado in cucina a portare dei bicchieri per lavarli, da stupido non ho preso quelli di plastica, sono contrario, ma non mi aspettavo tanta gente.
Con la coda dell’occhio vedo che Sandra tira fuori un walkmann dalla borsa e una cassetta.
Che vuole fare, si sta annoiando? Renato è pesante? A volte lo è.
E invece no.
Viene in cucina e mi dice: possiamo cambiare musica e mettere questa? Ascolta e dimmi se ti piace, mi mette all’orecchio una cuffia mentre l’altra ce l’ha lei all’orecchio.
Cosi facendo si deve avvicinare parecchio e…
Mi mette la lingua in bocca e parte un bacio appassionato, quasi feroce, mi morde le labbra, io con le mani bagnate non riesco nemmeno ad abbracciarla.
Sono esterefatto, che piacevole sorpresa soprattutto al ciccio che da segni inequivocaboli.
Sento che si è abbassato il vocio in sala, stanno guardando e immagino Renato che schiatta dalla gelosia, conoscendolo!
Ci stacchiamo e mi sussurra: piaciuta la musica?
Non proferisco parola, lei ride/sorride e torna dal gruppo e sento che ci sono commenti sottovoce.
La serata volge al termine, non ci siamo più incrociati e io non l’ho cercata e nemmeno lei.
Si è messa sul un angolo del divano e pare che dorma. O madonna si è addormentata.
Nel salutare gli amici con battute del tipo…ora tocca a te, hai fatto centro, dai fatti valere, bel colpo e varie cagate riferite al sesso. Davvero di cattivo gusto ma non gli do peso più di tanto.
Ringrazio tutti, chiudo la porta e mi siedo accanto a lei.
Le do un buffetto sulla guancia e cerco di svegliarla, ma non mi pare che dorma piuttosto un relax post alcool.
Apre gli occhi, si guarda intorno.
-Ma sono andati via tutti, perché non mi hai svegliata? Forse ho bevuto un po troppo, scusami mi sono assopita.
-Ti faccio un caffè?
-No grazie…
Mi guarda di sottecchi, sorride maliziosa.
E mi prende la testa e mi bacia forse con più foga di prima.
Ah a ma allora ci sta, va bene apriamo le danze mi dico.
Le palpo le tette, non grosse ma belle sode.
Le tiro giù la lampo del vestitino, sgancio il reggiseno.
Lei ansima.
Mamma mia che tette ragazzi, spettacolo alla vista e al tatto. Seconda piena.
Lei tasta il pacco.
-Cribbiooo non si può toccare un qualcosa che subito diventa duro, siete proprio tutti uguali eh?
Penso se ci è o ci fa ma capisco che lo dice con ironia, tanto per fare la simpatica.
Non dico nulla e metto una mano in mezzo alle gambe mentre con l’altra ciuccio un capezzolo, sono eccitatissimo tanto che penso che se si scopa non durerò molto.
Sento che è parecchio umida, e mi decido a toglierle le mutandine, le lascio su una gamba, mi apro i pantaloni e a brutto lo infilo che entra come burro.
Lei geme, dai scopami dai forte dai spingi fammelo sentire.
Siamo sul divano mezzi vestiti e mezzi no.
Io con i pantaloni a mezza gamba, lei con gli slip non completamente tolti, la situazione è eccitante.
Bacia che è un piacere, mi strizza le palle e mi incita e ogni tanto da degli urletti di godimento.
Non ce la faccio più e sento che sono in dirittura di arrivo.
-Si si dai sborra dove vuoi, dai siiiii vengo anche io.
Tiro fuori il ciccio e glielo caccio in bocca, ma non ci arrivo completamente all’obiettivo e sbrodolo in una strascicata tra tette, viso e bocca, qualcosa va anche sui capelli.
Madonna che goduta, mica me l’aspettavo una serata cosi.
Glielo dico e lei risponde.
-Io si, volevo e così è stato.
-Ho visto e sentito che volevi.
Si alza, con il vestitino tutto stropicciato a mezza vita, le mutandina che ormai è calata sulla caviglia degli stivali, le tette mezze dentro e mezze fuori, la faccia sporca di sperma.
A vederla cosi è tremendamente eccitante.
-Cos’hai da guardarmi, devo essere un disastro.
-No guarda sei tremendamente arrapante cosi, ti scoperei ancora
-E allora fallo, sono qui per te.
Non me lo faccio ripetere due volte, con quella vista il ciccio ringalluzzisce.
E certo a 30 anni vorrei anche vedere.
L’acchiappo così com’è e la metto a novanta sul divano, lecco tutto quello che trovo con lei che da gli urlettini di piacere. Cazzo se la gode, mi lascia i baffi come se fossero bagnati.
Prendo le tette con tutte e due le mani e, cosa mai successa, infilo il ciccio senza nemmeno guardare o indirizzare e meno colpi a gogo.
La seconda volta di solito duro di più ma penso come tutti.
Le spingo un pollicione nel culo e lei….Siiiiiiiiiiiii…
Le spingo la testa sul cuscino e la schiaccio, la pompo da dietro, sbatto forte forte e lei non fa una piega.
Si se la gode proprio.
Ma è quel minestrone di cuscini, vestiti, pantaloni calati, lei mezza nuda e tutta stropicciata che è eccitante.
A un certo punto si gira di tre quarti, mi afferra la camicia e grida Godoooooo, me la strappa facendo saltare i botti, ma chi se ne frega.
Sfilo e vengo sui capelli e un po cola sul viso di lato.
Lei si passa il dito sulla guancia e poi lo lecca.
Grande scena da film porno.
E’ una bella donna, ora con il rimmel colato, i capelli arruffati e i vestiti in disordine in quel modo che vedi e non vedi le nudità, è davvero una donna da sesso.
Ci siamo rivisti ancora una volta in studio un sabato mattina per l’ultima pulizia finita in una scopata pazzesca sulla poltrona, lo studio chiuso data la giornata.
Io il giorno dopo partivo per oltreoceano per diversi mesi, quando tornai lei non c’èra più, mi dissero era tornata in Sardegna, aveva trovato un posto vicino casa.
Oggi vicino ai 70 credo che sia la scopata free più bella e sentita della mia vita.

 




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