Messaggi, telefonate, segreteria telefonica poi questa mattina la telefonata decisiva, quella in cui fissiamo il nuovo appuntamento,
per questa sera.
Conto il passare del tempo, ormai le foto non mi bastano più, è ragionevole tanta ansia? come si dice "chi vivrà vedrà".
Vi posso raccontare di un viaggio, un viaggio in una realtà che mai avrei pensato si potesse concretizzare, non svegliandosi al mattino e vivere le ore della giornata con tante e tante persone, una realtà che solo rare persone fanno si che si materializzi, che si vive appieno e in cui si è artefici dello svolgersi degli eventi perchè queste persone, a te complici, creano con te momenti indimenticabili.
E' il momento, cellulare alla mano, cerco in rubrica, chiamo.."sono io, sono al n°...", "ti apro...", salgo, una porta socchiusa, si apre, entro e la guardo, è Gina, mi guarda con occhi espressivi e sorridenti e sembra dire "eccomi qua", d'istinto dico "finalmente ci incontriamo", ho portato con me un pensierino, roba da niente, una scatola con un po' di ..."dolcezze" ...dentro, "tieni, questo per farmi perdonare le insistenti telefonate...", Grazie sussurrato e quasi imbarazzato ma braccia al collo di slancio, avvicina il volto, il primo bacio,...inizia il viaggio, scatta l'ordine imperioso e secco..."Teletrasporto Sig. Scott"...e non sono più su questa terra, in questa realtà.
Gina ti porta per mano, ti spoglia da qualsiasi imbarazzo, ti cancella la mente, il suo corpo, i suoi occhi, sono nella stanza, "vuoi bere, ti serve qualcosa?" il no sussurrato da il via, ancora vestito, bacio appassionato, lungo, profondo, che spinge, mi sento inchiodato e attratto al tempo stesso, continuiamo così poi mi toglie la maglia, mi aiuta a restare a torso nudo "non deve restare niente" dice...e baciando il mio petto scende verso il basso, con abile tatto mi slaccia i pantaloni e cala tutto, è brava, sento i primi brividi, spingo, mi inarco, le accarezzo i capelli, continua così per un po', sono in piedi non posso, non voglio muovermi, poi lei si adagia sul letto, in quella posizione e con le brache al ginocchio mi sento come "Palla di lardo" in full metal jacket durante la corsa mattutina, mi manca solo il pollice in bocca e il fucile in spalla. Mi affretto a togliermi i pantaloni, prima slaccio le scarpe, goffo, traballo, quasi perdo l'equilibrio mentre mi sfilo una gamba del pantalone l'altra si incastra amabilmente con la scarpa...finalmente me ne libero, scaravento tutto sul pavimento e salgo sul letto. Gina è li, distesa, ginocchia ripiegate e gambe
chiuse, mi metto di fronte a lei e come una rosa in pieno maggio si schiude, apre le ginocchia e mi si presenta in tutta la sua pienezza, un monte di venere in cui mi calo immediatamente per assaporarne la bontà, braccia sotto le gambe per avvolgerle bene e non posso far a meno di lasciar andare la mia lingua, bella, succosa, da esplorare alla ricerca del piacere reciproco, mi piace e mi do da fare come un matto, lei ansima, si muove, spinge e si allontana, io sempre più insistente, ora piano, ora veloce fino a quasi smandibolarmi, aumenta il ritmo e i mugolii, mi tiene la testa in un punto, accellero a tutto campo...viene! mi dilungo ancora sull'inguine, sull'attaccatura delle cosce, sul monte di venere. Tocca a me, si distende al mio fianco e inizia anche lei con la lingua, la bocca, sparisce tutto dentro di lei, scivola dentro e fuori la sua bocca, la lingua lavora magnificamente e scariche di piacere si fiondano al mio cervello, continua così per non so quanto, poi la vestizione, sale su di me e si muove maestralmente, non faccio alcuno sforzo, il mio ritmo guasterebbe il suo magnifico ondeggiare, conduce lei, ci guardiamo, l'accarezzo ovunque ma guardarci negli occhi, le espressioni di piacere, i mugolii, i baci, tantissimi appassionati e profondi, non hanno eguali. Cambiamo posizione, lei si gira e mi offre la posizione da dietro, provo stando in ginocchio, sto scomodo, scendo dal letto e mi metto in piedi, dietro di lei, vado per un po', poi timidamente chiedo "posso...?"...mi riferisco al suo stupendo posteriore, acconsente, un po' di crema e delicatamente, dolcemente inizio a spingere, mi guida ed entro, un po', poi ancora un po' mi muovo cosi' poi mi afferra un'anca e mi tira, allora entro tutto. Estasi, piacere, veloce, piano poi ancora veloce, ansimo, vorrei finire ma mi trattengo, mi ridistendo e lei lo spoglia, ricomincia di bocca e di mano, sto arrivando, arrivo, lei lo avverte e rallenta, ora solo di bocca, è una venuta lenta, lunga, prolungata, vengo e vengo, sento il mio liquido uscire piano e ancora e ancora in un'amplesso infinito.
Ora siamo stesi uno di fianco all'altra il mio braccio dietro la sua testa e lei sulla mia spalla, baci e ancora baci, sguardi languidi, carezze, pochissime parole, gli sguardi parlano per noi, la sua mano scivola verso il mio ventre e lui è ancora duro, pronto, non ha ceduto neanche un'attimo. Viso stupito, apre i sui magnifici occhi e ..."vuoi farlo ancora?"..."Si" deciso, riprende con la bocca, questa volta la faccio mettere a cavalcioni su di me e vado anche io ancora una volta di lingua ovunque, molto piu' succosa di prima, anche la cremina, dovrebbero farla gusto fragola, andiamo avanti per un po', mugolii e ansimi, sono oltre il settimo cielo, sono oltre a tutto, mi incappuccia di nuovo e via ancora, questa volta mi muovo anche io e spingo e struscio e bacio il seno e bacio lei, poi...si toglie, ancora un po' di bocca e poi si mette a cavallo di una mia gamba e si inizia a masturbare, con il suo dito, che avevo notato senza unghia e che avevo avidamente succhiato prima, "masturbati" mi dice..."quando stai per venire me lo dici", prendo a masturbarmi, e lei anche, ci guardiamo e come prima le espressioni di piacere, gli ansimi senza staccare gli occhi uno dall'altra, sto per venire, "ecco" dico, viene su di me con la sua bocca, continuo a masturbarmi, questa volta continuo non rallento e vengo ancora e lo sento risalire ed uscire e lei sapientemente e abilmente accompagna i miei spasmi con colpi di lingua all'interno della bocca.
Ancora una volta distesi, sempre di fianco come prima, è ancora piu' dolce, si rannicchia sul mio petto e io accarezzo i suoi capelli, la sua fronte e dolcemente scorro i contorni del suo orecchio, dei suoi zigomi, è un momento sublime di assoluta pacatezza e sensualità, di una dolcezza da cui non vorresti piu' venire fuori, restiamo così a scambiarci baci e carezze e sguardi per molti minuti. Poi mi giro e prendo a baciarla, sono gli ultimi baci, la mia mano scorre sulla sua coscia e lei si accorge che il mio "coso" è ancora duro, non molla....alt...e fa bene altrimenti tiro fuori un'altro 2VU. ridiamo di gusto "ma io torno" le dico, "ora meglio che mi leghi anzi che vado via...ma io torno". Mi mette a disposizione il bagno, mi rivesto, lei sul letto che mi guarda, anche io, tanto che mi rigiro i vestiti tra le mani perche' non trovo la dritta. Sono vestito, mi calo su di lei, 3 baci, uno sulle labbra ed uno su ognuno dei seni, Mi accompagna a metà corridoio, è nuda, non va oltre, sono stato benissimo, anche oltre, sono stato in un'altra realtà,"ci rivediamo...questo è sicuro" le dico, apro la porta, un'ultimo saluto con la mano e..."Sig. Scott, mi faccia risalire".
Un bacio stellare e un grazie infinito a Gina.