Dal dì che amai un bon bon africano
era passato ben più di un lustro intero
quando vidi in un vicolo lontano
una bella figliola del Continente Nero.
Preso da bruciante fregola trombinica
per non far della storia una miseria
chiesi un natural tiramisù,con l'aiuto della mimica
"certo amor fidati,sono Sonia della Liberia".
La seguii un poco dubbioso,non sapendo che aspettarmi
e in un attimo arrivammo in un di quei catapecchi
"che ci faccio qui" iniziavo a domandarmi
quando all'improvviso che odon i miei orecchi?
Dietro un quasi elegante tendon
l'altra pulzella un cavalier sta soddisfacendo
mmhh...quasi quasi il cimento abbandon
ma "ormai han fatto",in misto italo-african questo intendo.
Congedando il nobiluomo le luci si fan fioche
così si evita un pò di imbarazzo
le fanciulle ciarlan tra loro,sembra un vociar di oche
"orsù basta,è il momento di dedicarsi al mio...spasso!"
Un piacevole titillio già mi trovo a pregustar
ma di freschi meloni non v'è traccia
poichè l'eburneo corpo da ammirar
non ha neppur una prima,direi più una retromarcia.
Mio malgrado dico addio all'amor di bocca
in men che non si dica mi ritrovo l'augello gommato
che fatica l'alzarsi in volo nell'angusta bicocca
non aiuta la copertura,sembra gomma da bagnato!
Piano piano,in tutti i sensi,la faccenda si fa dura
almeno riesco ad esplorar un pezzo d'Africa Nera
lei di me proprio non sa prendersi cura
la stantuffo,la stantuffo qua si rischia di far sera...
Era ormai missione impossibile
non vi dirò neppur com'è finita
il risultato oltre lo scibile
è che ho rivalutato la lolita.
E se mai avrò voglia di liquirizia
anche fosse fame atavica
certo per evitar tale nequizia
volgerommi ai Caraibi per evader codesta pratica.