LA SERA DELLA PRIMA
"Ho preso il taxi, sono un po' in ritardo, arriverò alle 21.30" - mi scrive l'incantevole Eva, probabilmente la piu' bella escort che bazzica il suolo italico da diverso tempo a questa parte.
"Tranquilla, e' normale, sei una donna" - le rispondo per tranquillizzarla.
In fondo va tutto bene , anche se dentro di me c'è un'ansia che mi ricorda i tormenti di Myrtle nello splendido film di Cassavettes, "La sera della prima".
Nella nona opera del mitico regista indipendente americano Myrtle (una leggendaria Gina Rowlands) e' un' attrice cinquantenne, che viene duramente colpita dalla morte accidentale di un'ammiratrice, fatto in cui vede la propria vita che sfugge, e che in seguito a questo va in crisi, proprio alla vigilia della prima rappresentazione di un'importante pièce, a Broadway, in cui ha il ruolo di protagonista.
Anch'io come Myrtle sono in crisi.
Eva e' la mia Sera della Prima, il mio primo ritorno in scena dopo l'operzione per la rimozione di un calcolo renale, che con i relativi strascichi, conclusisi con la rimozione di uno Stent ureterale, mi ha tenuto lontano dai giochi per più di un mese.
Teatro della scena e' ancora una volta il Principe di Savoia, con una delle sue superbe camere.
Quando Eva bussa e le apro per poco svengo.
Per carità, e' il nostro terzo incontro, dovrei essere abituato, ma questa volta la sua bellezza e' davvero imbarazzante.
Indossa un vestito lungo color carne che mette in rilievo il fisico perfetto, lo slendido décolleté, il culo da urlo, e il viso spaziale.
Tra l'altro la sua abbronzatura accentua ulteriormente il senso di stordimento.
Eva porta con se' un abito da sera comprato nel pomeriggio e un piccolo presente per me.
Va in bagno ed indossa per me quell'anito incredibile: signori, giu' il sipario, non c'è partita, non occorre neppure cominciare a giovare - mi verrebbe da dire.
Eva e' pericolosa, ma non necessariamente per il fatto che e' una top model materiale, quanto perché la sua presenza mi permette di mettere a fuoco l'incredibile abisso che ci può essere tra un ideale di perfezione e la normalità.
Può essere scioccante. Se non si possiede un sano equilibrio.
Beviamo due spritz aperol, parliamo entrambi di cose personali, a volte estremamente intime, con una naturalezza che quasi mi saventa.
Cassavettes sarebbe fiero di me.
Sto mettendo in scena mirabilmente il suo paradosso sull'attore.
La tesi e' che si recita nella vita quotidiana, mentre il teatro diventa il momento liberatorio della verità cui si arriva se si ha una conoscenza diretta della realtà e la si accetta in modo attivo.
Dopo un tempo che sembra infinito basta un cenno, io vado in bagno e quando ritorno me la trovo nuda sotto le coperte.
Baciare una dea del genere e' una sensazione che fai fatica a spiegare.
Scendo piano piano, mi occupo dei suoi capezzoli, del suo ventre piatto, dei suoi interni coscia, preludio al cosiddetto bersaglio grosso.
Eva ha una naturalezza davvero rimarchevole, si bagna senza problemi e davvero ti lascia la sensazione che le piaccia quello che sta facendo.
Vederla cavalcare l'onda impazzita sopra di te e' un must, allo stesso modo in cui sa prendersi cura delle parti intime del proprio partner ( per la cronaca bj coperto questa volta) e relative zone limitrofe.
Prima del debutto, nonostante le difficoltà psicologiche, Myrtle sa reagire e alla sera della prima regala un interpretazione indimenticabile.
Io invece mi devo accontentare di una prova di mestiere, ma in fondo sono ancora in rodaggio.
Per quanto riguarda Eva, non sembra appartenere al nostro tempo e al nostro spazio, semmai alla dimensione del sogno.
Sintesi match
3 ore e trenta: danno 600
Dfk, ball licking, Bj ( " ringraziamo" l'igiene di qualche cretino che l'haresa molto cauta), A.R. passive, various positions, gfe.
Giu' il sipario.