Incontrata la signorina in questione vi porto la mia esperienza.
Non lavora di mattina, contatto con qualche difficoltà (molta segreteria). Parcheggio a pagamento, appartamento a piano terreno, con qualche scalino, adibito a studio massaggi, ben sistemato, con musica di sottofondo, luci soffuse e candele, che condivide con una collega. Lei italiana (un genitore cubano) è, a mio avviso carina, piccolina, ma ben proporzionata, età come da annuncio. Al telefono dice massaggio di un ora, sul posto diventano 45 minuti, che si ridurranno ancora (30/35 minuti). Menù proposti: vu x massaggio e finale, vestita e senza toccare, con +20 si spoglia e si tocca, anche con mie richieste non accetta e propone altro. Scelgo la versione con il più e saldo il dovuto. Massaggio fatto con giusto olio, tocco gradevole, ma molto, molto approssimativo, voglio dire che si sofferma solo sulla schiena, tralasciando tutto il resto e la cosa diventa monotona; per sua stessa ammissione mi dice che sta imparando. Al giro di boa, la trovo in intimo, che gentilmente chiedo di togliere, acconsente. Due passate, di numero sulle gambe e prende in mano la situazione, al che la fermo e, dalla posizione accosciata mi porge il suo lato B, inarcando la schiena. Gran bella visione che esploro con le mani percorrendo i due ciapet che sembrano di marmo ed il solco, con sollecitazioni al buchino e labbra, prima di buttarmi a capofitto. Ti lascia fare, senza una minima partecipazione, ma chiede di restare con le mani al di fuori della patatina depilata e profumata. Poi, dopo un po’ di duro lavoro, senza dimenticare le piccole tettine, si bagna ed un dito scappa dentro, molto, molto stretta. Conclude il lavoretto di mano, in modo asettico, quasi fosse la prima volta, con la paura di sporcarsi, direi pessimo, tra i peggiori. Vi tocca il minimo indispensabile, non ho sentito il suo corpo a contatto con il mio; sensualità ed erotismo non sono di casa. Al termine del trattamento conosco la collega reperibile sui siti con il nome di Luna, una 30/35enne massaggiatrice cubana carina, con due tette esagerate (ad occhio rifatte), molto più navigata che mi saluta con un ciao ammore, come stai ammore, ci vediamo ammore. (io generalmente quando c’è tutto sto ammore non mi sono mai trovato particolarmente bene, ma è solo una considerazione, in questo caso non saprei). Ne sono uscito così così, rientrato nel freddo e nel traffico con gli occhi che brillavano ancora di quella visione, consapevole di aver mordicchiato un giovane frutto, ancora un po’ acerbo.
Spero di essere stato utile.