Ho riflettuto qualche giorno prima di scrivere questo post. Ero ben conscio che avrei dovuto esporre qualcosa di poco gradevole che avrebbe potuto influire in maniera negativa su una attività commerciale. Poi, alla fine, ha prevalso il senso di comunità nei confronti dei Colleghi del Forum e, in fin dei conti, ciò che dirò è solo la sacrosanta verità.
Sono le 20,00 circa e ho terminato i miei impegni. So che Luna lavora nel Centro di via Milano e solo verso le 20,30- 21,00 raggiunge le colleghe al CMO di via S. Gorizia.
Ne approfitto per un gelatone prima e un caffè dopo.
Poi, con calma, arrivo al Centro e chiedo di Luna.
Io blava, mi risponde Giulia, Luna non c'è.
Allora saluto e faccio per andarmene ma in 2 mi bloccano e mi dicono che sarebbero andate a chiamarla.
Mi fanno accomodare nello stanzino ma io non inizio a spogliarmi. E faccio bene perchè dopo 5 minuti ritorna Giulia con il solito Io blava.
Al che, spazientito faccio per uscire e Giulia che ha finalmente compreso che non sto scherzando mi fa cenno di attendere.
Aspetto e dopo altri 5 minuti arriva finalmente Luna.
Mi saluta, scherza un attimo, come suo solito, ma poi mi dice di fare con Giulia.
Io Voglio il tuo massaggio, le dico ma lei si rifiuta. Non ne capisco il motivo e allora le dico che sarei tornato un'altra volta.
E' adesso che succede l'imprevisto e imprevedibile.
Luna mi si para davanti e non mi lascia uscire, penso a uno scherzo di cattivo gusto e, sorridendole, la invito a spostarsi. Niente da fare. anzi, parla con le altre due ragazze che mi prendono per le braccia e cercano di riportarmi nello stanzino con Luna che mi spinge sul petto.
Sono allibito, non oso certo alzare le mani anche se ne avrei voglia ma continuo a sperare che sia solo un pessimo scherzo.
Loro non mollano e io, dopo aver resistito l'impossibile, inizio ad alzare la voce. Sembra che non se ne curino e continuano a trattenermi.
Al che guardo con rabbia Luna e le urlo che se non mi lasciano immediatamente, chiamerò la polizia.
Improvvisamente comprendono che non sto scherzando. che io non ho mai scherzato e all'unisono mollano la presa.
Guadagno l'uscita di corsa e, aperta la porta, mi giro solo per dir loro in faccia che non mi vedranno mai più.
Non sono agitato, ho solo una grande delusione e non mi capacito perchè, in un Centro che si era sempre dimostrato affidabile, possano accadere situazioni tanto spiacevoli quanto imbarazzanti.